lunedì 30 settembre 2024


01/11/2009 08:22:03 - Manduria - Attualità

Per l’associazione “Vetrine del centro”, che protesta anche per la chiusura di via Tripoli, si tratta solo di uno spreco

 
I commercianti del centro, aderenti all’associazione “Vetrine del Centro”, si oppongono alla sostituzione delle magnolie (complessivamente oltre una quindicina), che da oltre dieci anni rappresentano il verde del tratto di corso XX Settembre dall’altezza della chiesa di San Leonardo sino all’altra chiesa di Santa Maria, con alberi di palme.
L’intervento è previsto nell’ambito dei lavori di maquillage di tutto il centro cittadino, avviati già da prima della stagione estiva. Nel primo tratto interessato dal progetto, quello ovvero fra porta Sant’Angelo e la chiesa di Santa Maria, è stato deciso di lasciare gli storici alberi di palma.
«Stamani sono venuti alcuni incaricati con l’intenzione di iniziare a tagliare tutte le piante di magnolia, che sono state messe a dimora, nelle rispettive aiuole di corso XX Settembre, già da oltre dieci anni» ci ha raccontato, ieri, un rappresentante dell’associazione “Vetrine del Centro”. «Ci siamo opposti a questa scelta, perché non riusciamo ad intuirne la ragione. Per la cura di queste magnolie e, più in generale, delle aiuole, quasi tutti i commercianti si sono anche tassati. Ora si decide di estirparle per sostituirle con alberi di palma che, come tutti sanno, sono a rischio per gli attacchi del punteruolo rosso. Proprio nei giorni scorsi, nella villa comunale, gli operai del Comune sono stati costretti a tagliare un albero di palme proprio a causa dell’attacco del punteruolo rosso. Non siamo d’accordo con questa decisione e ora chiediamo al commissario prefettizio di intervenire per evitare quello che è, a nostro avviso, anche uno spreco economico: a cosa serve acquistare degli alberi di palme per metterli al posto delle magnolie?».
Su tutte le vetrine delle attività commerciali della zona sono stati affissi, già ieri mattina, alcune locandine di protesta, anche per sensibilizzare la città.
«Di questo progetto, che si prefigge di rendere più accogliente la zona centrale di Manduria, non condividiamo alcune scelte» continuano i commercianti interessati. «Ad esempio, nelle zone in cui gli interventi sono stati già conclusi, sono stati demoliti e asportati i precedenti cordoli che delimitavano le aiuole. Quando piove, quindi, l’acqua trascina con se anche la terra, con i disagi che ne conseguono. E’ stata poi chiusa via Tripoli, senza tener conto che proprio da quella via defluiva parte dell’acqua piovana della zona più alta di Manduria. Ora cosa accadrà? Si allagheranno gli scantinati delle abitazioni della zona in cui è stata chiusa al traffico?».










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