sabato 28 settembre 2024


08/11/2015 08:41:44 - Manduria - Attualitą

Al momento, sul tavolo, c’è l’ipotesi di utilizzare i beni confiscati alla criminalità

 
Un problema, quell’organico, sembra risolto. Per il secondo, quello della nuova sede, la soluzione potrà arrivare se vi sarà una disponibilità da parte dei quattro comuni che hanno dato vita al consorzio di compartecipare, con quote stabilite in base al numero dei residenti, alle spese per ristrutturare e adeguare alcuni immobili confiscati alle organizzazioni criminali.
L’assemblea sul futuro dell’Ufficio del Giudice di Pace, promossa dall’Associazione Forense Messapica, ha prodotto un primo risultato sperato: l’organico dell’ormai unico presidio giudiziario del territorio sarà reintegrato. Delle rassicurazioni in proposito sono arrivate dall’assessore del Comune di Avetrana, Enzo Tarantino.
«Anche se ci costerà non pochi sacrifici, poiché tutti conoscono le esiguità degli organici dei Comuni, il nostro dipendente ritornerà a lavorare a tempo pieno negli Uffici del Giudice di Pace di Manduria» ha annunciato l’assessore Tarantino. «Non c’è ancora l’atto formale, ma posso garantire che già dal mese di novembre il suo impiego sarà a tempo pieno e non più part time».
Considerata anche la disponibilità del Comune di Maruggio (ieri assente) ad aumentare di un turno la presenza del proprio dipendente (che peraltro è dirigente dell’Ufficio del Giudice di Pace), il problema dell’organico, dunque, sembrerebbe superato.
Resta ora il secondo ostacolo: quello della nuova sede, poichè gli attuali ambienti dell’ex Tribunale saranno utilizzati dal Ministero dell’Interno per trasferirvi il Commissariato di Polizia e il Distaccamento della Polizia Stradale.
«Il Comune di Manduria vuol continuare a conservare il Giudice di Pace» sono state le parole del sindaco Roberto Massafra. «Il trasferimento dall’ex sede del Tribunale si è reso necessario poiché rischiavamo di perdere il Commissariato di Polizia: non avevamo alcuna alternativa. Per la nuova sede, abbiamo un’idea: quella dell’utilizzo degli immobili confiscati alla mafia. Dateci però del tempo per trovare un’intesa con gli altri Comuni».
L’assessore Curri ha confermato la stima del costo dei lavori di adeguamento (circa 300mila euro) e ha ipotizzato la durata degli stessi in meno di un anno («Si tratta di eliminare le barriere architettoniche, di eseguire alcuni lavori di natura edilizia relativi all’adeguamento degli immobili e di rifare gli impianti»).
Occorrerebbe, insomma, contrarre un mutuo, al quale gli altri tre Comuni dovrebbero partecipare in quote dettate dal numero degli abitanti e sino a quando l’Ufficio del Giudice di Pace sarà operativo.
«La compartecipazione di Sava? Dipenderà dai termini dell’accordo e dalla cifre» è stata la risposta del sindaco Dario Iaia.











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