lunedì 23 settembre 2024


09/11/2015 18:56:33 - Manduria - Politica

La legislatura, insomma, sembra giunta ad un bivio: a metà del percorso, è necessario tornare a riconsiderare l’identità della maggioranza

 
«Chi dovrà lasciare lo scranno assessorile al nostro rappresentante? E’ una decisione che spetta al sindaco Roberto Massafra. Con lui siamo stati chiari: o ci coinvolge nuovamente nell’amministrazione attiva della città, oppure non esiteremo a sederci fra i banchi della minoranza».
Francesco Turco, coordinatore politico di “Proposta per Manduria”, non ha lasciato alternative al primo cittadino manduriano. Dopo essere rimasto fuori dalla giunta e quindi ai margini della coalizione nel luglio dello scorso anno, in occasione del primo rimpasto, “Proposta per Manduria”, uno dei movimenti fondatori della coalizione che ha vinto le ultime Comunali, non intende più continuare a mantenere un ruolo passivo. Dopo che il gruppo che si è ricompattato (in estate la posizione di Enzo Andrisano era sostanzialmente diversa rispetto a quella di Mimmo Maggi e Marco Barbieri), questo movimento civico ha posto l’out out al primo cittadino.
Sindaco che, non dimentichiamolo, deve ancora una risposta ai 10 consiglieri comunali (fra cui due di “Proposta per Manduria”), che nei primi giorni di settembre chiesero la “testa” dell’assessore ai Lavori Pubblici, Gregorio Curri, rappresentante della “Lista Girardi”.
La legislatura, insomma, sembra giunta ad un bivio: a metà del percorso, è necessario tornare a riconsiderare l’identità della maggioranza.
Cosa farà Massafra? I posti in giunta, sicuramente, non sono sufficienti a saziare tutti gli “appetiti”. Se il capo della coalizione non vorrà perdere il sostegno di “Proposta per Manduria”, dovrà sacrificare un assessore. Il più debole politicamente, in quanto tecnico, è quello alle Finanze, ovvero Raimondo Turco. Ma Massafra non può non tener conto di come Turco stia sanando il settore e che, peraltro, le sue deleghe già nel precedente rimpasto non erano gradite a nessuna componente della coalizione.
Tutti gli altri assessori sono sostenuti da gruppi composti da due o più consiglieri comunali. In altri termini, porgendo il “benservito” ad uno degli altri cinque componenti dell’esecutivo, si accontenterebbe “Proposta per Manduria”, ma inevitabilmente si creerebbe malcontento e, quasi certamente, l’uscita dalla maggioranza di un altro movimento. Sarebbe un’operazione che porterebbe ben pochi giovamenti alla causa.
Non è da escludere a priori, però, una scelta di rinunciare al sostegno di “Proposta per Manduria” da parte di Massafra. L’Amministrazione, anche in questo caso potrebbe contare, in aula, su 16 voti su un plenum di 25. Senza ulteriori mal di pancia, un margine rassicurante.











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