sabato 28 settembre 2024


10/11/2015 17:01:25 - Manduria - Attualità

La decisione è stata adottata dalla giunta, su iniziativa del vice sindaco, con delega all’Urbanistica, Gianluigi De Donno

 
Contributi del Comune per quei privati che intendono restaurare le facciate dei palazzi del centro storico.
La decisione è stata adottata dalla giunta, su iniziativa del vice sindaco, con delega all’Urbanistica, Gianluigi De Donno.
«Come già anticipato nello scorso Consiglio Comunale, allo scopo di contribuire a restituire un’immagine decorosa del nostro centro cittadino, incentivando il recupero del patrimonio edilizio esistente, ho fatto approvare in Giunta una variazione urgente di Bilancio per finanziare, per la prima volta e dopo quasi dieci anni dalla sua approvazione, un Regolamento che prevede l’erogazione di contributi in favore dei privati per il restauro delle facciate» annuncia il vice sindaco De Donno, che poi si sofferma sull’importanza di questa decisione, che segue un’altra misura finalizzata alla rivalutazione del centro storico. «In questa fase di ristrettezze di Bilancio e di congiuntura economica negativa, l’assessorato all’Urbanistica punta strategicamente alla riappropriazione del centro cittadino, luogo fondante dell’identità della nostra città e della sua storia.
Un provvedimento fortemente voluto che, in uno alla recente delibera adottata dal Consiglio Comunale per la drastica riduzione del contributo di costruzione per gli interventi di densificazione edilizia nelle zone storica ed ambientale, rappresenta un significativo passo in avanti nell’ottica di riportare la città al centro».
Nell’ultima seduta, il consesso, stabilendo confermare per il 2016 gli oneri di urbanizzazione per le nuove costruzioni e per il recupero primario, ha invece introdotto delle notevoli riduzioni per gli interventi di densificazione edilizia nel centro storico: vanno dall’80 (139,70 euro al mq) al 90% (69,85 euro).
«Abbiamo deciso di sostenere gli interventi dei privati finalizzati al recupero del patrimonio immobiliare del centro storico del territorio comunale di Manduria posto nella zona definita A (centro storico e zona ambientale), di memoria storica significativa del paese e della comunità, largamente disabitato e inutilizzato» affermò De Donno durante la sua relazione. «In tal modo, possiamo incentivare la densificazione urbana, sostenendo i programmi di recupero edilizio urbano e contribuendo alla riduzione del consumo del suolo, già ampiamente compromesso rispetto al fabbisogno edilizio.
La riduzione del contributo di costruzione sarà applicata per i soli interventi di ristrutturazione, per il recupero e il riuso degli immobili dismessi o in via di dismissione, per i cambi di destinazione d’uso che non comportino maggior valore rispetto alla destinazione rispetto alla destinazione originaria, non comportino varianti alla pianificazione urbanistica vigente, non siano oggetto di deroghe ai parametri e agli indici urbanistici di zona.
Si riduce, pertanto, dell’80% l’aliquota del contributo di costruzione (costo di costruzione ed oneri di urbanizzazione primaria e secondaria in vigore, indicati per gli interventi di nuova costruzione), con un ulteriore 10% (per una riduzione complessiva del 90%) per gli interventi previsti su fabbricati la cui edificazione, da documentare, risale ad oltre 100 anni».










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