mercoledì 25 settembre 2024


04/12/2015 11:09:43 - Salento - Attualità

La splendida iniziativa del prof. Serravezza

Lotta alle cause dei tumori. Di questo si occuperà il Centro Ilma, l’innovativo istituto di ricerca per l’Oncologia ambientale in fase di realizzazione alle porte di Gallipoli e che vedrà la luce nel 2017. Un progetto all’avanguardia, unico in Italia, che da anni vede la Lega contro i tumori (Lilt) di Lecce impegnata in strenue campagne di sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione primaria, per far sì che sempre meno persone si ammalino di cancro. Un approccio rivoluzionario, quello della Lilt, teso a sfidare la malattia sul fronte più difficile, quello dell’incidenza, che oggi vanifica i pur preziosi successi che la ricerca scientifica ha ottenuto negli ultimi anni sul fronte delle cure.
Ieri mattina, nella sede della Provincia a Palazzo Adorno, l’oncologo Giuseppe Serravezza, responsabile scientifico della Lilt provinciale, ha presentato lo stato dei lavori del progetto insieme ai tecnici che stanno volontariamente lavorando alla costruzione del Centro, intitolato alla memoria di Il - ma Capirizzo, storica fondatrice della sezione Lilt di Gallipoli. E lì ha dato l’atteso annuncio: «Entro due anni il sogno nostro e di migliaia di ammalati diventerà finalmente realtà» .
«Con gli strumenti dell’epidemiologia e delle scienze ambientali, lavoreremo per l’individuazione delle cause della malattia, la comprensione dei meccanismi d’azione e di diffusione dei diversi fattori cancerogeni, la ricerca di rimedi per rimuoverli», ha spiegato l’oncologo.
«Così – ha aggiunto – riusciremo finalmente a dare una casa degna e d’avanguardia a tanti ricercatori che vorranno raccogliere con noi quella che abbiamo chiamato la sfida del Salento al cancro».
Il nuovo istituto, che prevede anche un’area per la preve nzione clinica e una per la riabilitazione oltre a centro studi, biblioteca e sala covegni, nascerà «segnato dai geni della libertà, autonomia e indipendenza » e «non condizionabile da ragioni di opportunità politica o di mercato», ha assicurato il professor Serravezza. «Sarà un’istituzione votata al bene comune - ha detto ancora - che la popolazione sentirà come proprio patrimonio, da sostenere per garantire autonomia e credibilità scientifica. Punto di riferimento per chiunque ricerchi informazioni e servizi rigorosi e solidali».










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