lunedì 23 settembre 2024


22/12/2015 20:40:44 - Manduria - Politica

Imposte delle condizioni: Massafra le accetterà tutte?

Non dodici, ma addirittura tredici. Ovvero una maggioranza a tutti gli effetti, che potrebbe fare a meno anche di “Manduria Futura” (il Consiglio è formato da 24 consiglieri più il primo cittadino), che però non dispongono del sindaco.
A Massafra, in un documento presentato questa mattina, chiedono di azzerare la giunta e di ridar vita alla maggioranza uscita vincitrice dalle elezioni. In altre parole, ritornano a invitare il sindaco a fornire il “benservito” al Centro Democratico (e quindi all’assessore Lariccia), nonché al Nuovo Centro Destra (e quindi all’assessore Di Mase e, conseguentemente, al presidente dell’Ufficio di Piano, Roberto Puglia).
A firmare questo documento sono stati i consiglieri della Lista Girardi (Girardi, Dicursi, M. Giuliano e F. Bentivoglio), di Proposta per Manduria (M. Maggi, Andrisano e M. Barbieri), di Noi Centro (Venere e Pisconti), del gruppo di indipendenti (A. Giuliano, Trinchera e Durante) e dal presidente del Consiglio comunale Dimonopoli. Al sindaco, insomma, non resta che prendere atto e, se vuol far proseguire la legislatura, rimettersi alla volontà dei tredici già dalla seduta del Consiglio comunale del 28 dicembre.
Questo il testo completo del documento.
«A seguito della crisi politica aperta formalmente dal sindaco, Roberto Massafra, durante i lavori del Consiglio Comunale in data primo dicembre 2015, si è resa necessaria una profonda riflessione tesa all’individuazione di un nuovo percorso alternativo a quello attuale, per l’eventuale proseguimento della consiliatura;
tale percorso si rende necessario per dare slancio e coesione, stante i ripetuti segni di insofferenza che si sono manifestati in diverse occasioni da parte dei consiglieri;
non si può prescindere dal fatto che l’originaria coalizione risultata vincente nelle elezioni sia stata oggetto di stravolgimenti, ritenendo che la spinta propulsiva della coalizione civica si fosse esaurita con la ricerca di nuove alleanze;
tale processo non ha sortito gli effetti sperati;
nella politica, a volte, vengono imposte scelte che prescindono dai sentimenti e dai risultati elettorali;
tutti coloro che hanno accettato l’incarico di assessore sapevano che “l’ipotesi di un avvicendamento non si poteva escludere a priori e che, soprattutto, la loro nomina era frutto di un preciso accordo politico: qualora fossero cambiati attori e termini di tale accordo, tale avvicendamento in una o più deleghe sarebbe stato nelle cose”;
è giunto il momento di riportare la dialettica politica cittadina nell’alveo della “normalità”, con un sindaco e una maggioranza scaturita dal voto popolare, che governi fino alla fine della consiliatura e un’opposizione che funge da pungolo e da stimolo;
al fine di rendere praticabile tale ipotesi, si rende necessario l’azzeramento dell’attuale giunta, facendo esplicito riferimento con pari dignità alle forze politiche vittoriose nella competizione elettorale;
considerata la grave situazione finanziaria in cui versa il Comune di Manduria, la città, a ragione, non ci perdonerebbe l’ennesimo commissariamento, che rappresenterebbe un grave atto di irresponsabilità politica;
la composizione della nuova maggioranza deve rispettare l’espressione di voto, così come risultato dalle urne;
non è in discussione la sorte del sindaco, ma è richiesto a tutti coloro che hanno ricevuto il consenso elettorale e che hanno portato alla vittoria la coalizione nel maggio/giugno 2013 di esserne interpreti;
è richiesto un gesto di serietà politica che valga a ridare speranza alla città;
alla luce di quanto sopra, è bene che il sindaco proponga a tutte le forze politiche e ai consiglieri comunali usciti vittoriosi della competizione elettorale a sottoscrivere il patto preliminare di maggioranza, sulla base del quale saranno definite le deleghe assessorili.
I tredici consiglieri comunali concordano sulla necessità di stipulare un patto condiviso che consenta di rilanciare l’azione amministrativa.
Pertanto, i consiglieri comunali, sottoscrivendo questo patto, si dimostreranno capaci di garantire alla città la indispensabile stabilità politica, concordando le modalità e i cambiamenti necessari per migliorare l’azione amministrativa, così come indicato:
- contribuendo attivamente alla definizione del programma;
- sostenendo la maggioranza e il sindaco sino al compimento del mandato;
- assicurando pari dignità alle forze politiche che sottoscrivono il presente atto;
- rispettando le reciproche posizioni, senza imporre veti;
- ricomponendo le eventuali divergenze, evitando contrapposizioni e polemiche pubbliche;
- utilizzando gli strumenti di informazione in maniera coerente con l’appartenenza alla maggioranza;
- difendendo in maniera unitaria le scelte compiute.
L’azione di governo e quella politica devono pienamente coniugarsi con i tempi, altrimenti il governo e la politica diventerebbero totalmente incomprensibili ai cittadini.
Pertanto, si chiede al sindaco di attuare i provvedimenti prima della prossima seduta del Consiglio Comunale, programmata per il 28 dicembre».











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