lunedì 30 settembre 2024


12/12/2008 07:40:56 - Manduria - Attualità

Il motto Avis: «Donare per un amico è un dovere, donare per chi non si conosce è un piacere»

 
E’ stato presentato ieri sera, presso il Museo della Civiltà del Primitivo di Manduria, il nuovo calendario della sezione Avis di Manduria, realizzato insieme al III Circolo Didattico. Sono 48 i disegni degli alunni scelti (4 per ogni mese) su circa 120-130 disegni prodotti dalle 15 classi del III Circolo Didattico di Manduria.
«Perché abbiamo deciso di realizzarlo con la scuola? Il nostro obiettivo» ha spiegato Erminio Pitrelli, nella sua doppia veste di maestro del III Circolo (la dirigente scolastica non è potuta invece intervenire per un raffreddore) e di attivista dell’Avis, «è quello di educare le nuove generazioni alla solidarietà. Potrebbero essere proprio i bambini a ricordare ai genitori che esistono gli altri e che vanno aiutati».
Pitrelli si è anche soffermato sulla funzione del calendario.
«Attraverso il nostro calendario, possiamo ricordare a 2.600 famiglie che c’è il prossimo e che non va dimenticata la solidarietà».
Dopo Pitrelli è intervenuta la presidente dell’Avis di Manduria, la prof.ssa Maria Josè Calò.
«Dalla prima edizione del calendario ad oggi è trascorso tanto tempo. E in questo tempo» è stato il suo annuncio, «è raddoppiato il numero dei donatori Avis della nostra sezione e si è triplicato il numero delle sacche di sangue donato. I dati aggiornati al 30 novembre attestano ben 420 donazioni degli associati dell’Avis di Manduria, ovvero già 120 in più rispetto a tutto il 2007. E c’è ancora qualche settimana di dicembre per incrementare ulteriormente questa crescita».
Donare per un amico è un dovere, donare per chi non si conosce è un piacere: è questo il motto, vincente, dell’Avis di Manduria.
«Donare è facile» ha spiegato la prof.ssa Calò. «Basta aver compiuto 18 anni, essere sani ed avere una alimentazione normale. Donare serve anche a prevenire le malattie. Infatti, dopo la donazione del sangue, arriva a casa il risultato delle analisi che vengono eseguite dal Centro Trasfusionale. Quindi, donando il sangue, non solo si è solidali con gli altri, ma anche con se stessi, perché si sposa la prevenzione».
Al dibattito è intervenuto anche il sindaco Francesco Massaro.
«E’ un piacere quando ci si incontra con una parte positiva e sana della città» sono state le prime parole del sindaco Massaro. «In questo periodo di negatività cosmica (con la crisi e l’incertezza del futuro), è quanto mai positivo prendere ancora una volta atto della meritoria attività della sezione Avis, un fiore all’occhiello di Manduria, con la sua vocazione verso il prossimo e verso la donazione. Invito tutta la città all’esercizio del donarsi al prossimo, scegliendo una forma di impegno. In questi e nei prossimi anni, non ci saranno più tante certezze e sicurezze, che ci hanno portato ad essere solo rivendicativi. Il futuro dobbiamo costruircelo tutti, rimboccandoci le maniche. E’ importante che siano stati coinvolti i bambini. Bambini che a Taranto sono riusciti a smuovere la città e le istituzioni sull’inquinamento. Grazie a loro, ai loro disegni, è nata la più grande manifestazione contro l’inquinamento a Taranto ed è nata una legge regionale che riduce le emissioni di diossina. Attraverso i bambini può crescere la sensibilizzazione alla donazione».
Prima della consegna dei diplomi agli autori dei disegni del calendario, è intervenuto anche il dott. Giuseppe Stranieri, dirigente medico del “Giannuzzi”.
«Quando una persona è ammalata, può cercare di ritrovare la salute acquistando i medicinali indicati dai medici» è il concetto esposto dal dott. Stranieri. «ma quando c’è bisogno della terapia trasfusionale, il sangue, purtroppo, non si può comprare. E nel 98% dei casi, la terapia trasfusionale serve a salvare la vita a tanta gente che sarebbe condannata a morire se non ci fossero la solidarietà dei donatori».










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