lunedì 23 settembre 2024


30/01/2016 14:22:28 - Sava - Attualità

Decisivo l’intervento del consigliere regionale Giuseppe Turco

Manca il neurologo nel Distretto socio sanitario (è andato in quiescenza e non è stato ancora sostituito) e Daniele, 40 anni, tetraplegico da 23 (a causa di un banale tuffo in mare), ha rischiato di non poter ottenere la visita domiciliare. A sbloccare questa situazione di straordinaria burocrazia è stato il consigliere regionale Giuseppe Turco, che (coinvolto dalla famiglia di Daniele e da Mimmo Carrieri), non ha esitato a contattare il direttore generale della Asl, Stefano Rossi, il quale è intervenuto tempestivamente nella vicenda, individuando lo specialista per questa visita indispensabile e urgente.
La vicenda si è verificata nei giorni scorsi a Sava. A raccontarla è Mimmo Carrieri, che da tempo è vicino alla famiglia di Daniele.
«Dopo l’incidente, Daniele fu costretto ad utilizzare la sedia a rotelle per potersi muovere» ricorda Carrieri. «Col passare del tempo, le condizioni generali del ragazzo sono peggiorate. Nel mese del 2015 fu ricoverato in gravi condizioni in Rianimazione presso l’ospedale “Giannuzzi” di Manduria.
Dopo essere uscito dal coma, si sono verificate delle complicazioni ad un rene (che andrebbe espiantato) e seri disturbi neurovegetativi, per i quali il medico di famiglia ha richiesto una visita neurologica domiciliare».
Inoltrata regolare richiesta, è emerso che il Distretto, in questo momento, non dispone di un neurologo. Trascorsi i giorni inutilmente, di fronte al peggioramento delle condizioni di Daniele, è arrivato il provvidenziale intervento del consigliere regionale Turco (medico di professione), che, insieme al direttore generale Rossi, hanno trovato un medico da mandare a casa di Daniele.











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