sabato 28 settembre 2024


03/02/2016 16:23:55 - Manduria - Attualità

Legambiente di Manduria ha tracciato, nei giorni scorsi, il consuntivo del 2015

 
Un anno intenso, caratterizzato da importanti risultati già raggiunti e da idee e progetti in cantiere.
Legambiente di Manduria ha tracciato, nei giorni scorsi, il consuntivo del 2015. A relazionare il presidente, Giuseppe De Sario, il quale ha ricordato le tante attività del sodalizio ambientalista: la divulgazione dell’educazione ambientale svolta nelle scuole; l’attuazione del discovering promosso insieme all’agenzia turistica “Puglia Promozione”, finalizzato alla valorizzazione delle bellezze naturali locali; la formulazione della proposta di un impianto di fitodepurazione quale alternativa allo “scarico a mare”; l’invito rivolto ai politici a supportare la realizzazione, lo studio scientifico di rilevazione della flora e della fauna, delle barriere coralligene e del poseidonieto presenti nel tratto di mare della costa di Manduria, interventi propedeutici all’istituzione di un’area marina protetta da Torre Colimena a Monaco Mirante (proposta già avanzata al Ministero dell’Ambiente); la presentazione dello studio scientifico per l’istituzione dell’area marina protetta; la festa dell’albero; il convegno sul consumo del suolo; l’affidamento a Legambiente del Centro di Educazione Ambientale. Il 2015 è stato l’anno, inoltre, della trasformazione dell’associazione in Associazione di Promozione Sociale.
«Risultati che sono stati raggiunti» ha rimarcato De Sario, «grazie all’impegno di soci e simpatizzanti».
Il moderatore dei lavori, Gregorio Perrucci, si è poi soffermato sulle sfide che attendono l’associazione nel 2016, nello specifico illustrate dagli altri relatori.
Maurizio Manna, direttore regionale delle Riserve Naturali, ha auspicato la collaborazione del circolo di Legambiente di Manduria con gli altri circoli territoriali, al fine di costituire una rete. A tal fine ha auspicato l’istituzione a livello regionale di una consulta permanente sulle Riserve Naturali e sui Parchi, la valorizzazione del Parco Archeologico di Manduria (per il quale Legambiente Manduria ha già prodotto istanza al Comune di Manduria con l’intenzione di acquisirne la gestione), la realizzazione di “percorsi blu” lungo le coste e l’attuazione di progetti di accordi bilaterali di collaborazione Italia-Albania, Italia-Montenegro, Italia-Grecia.
Fulvio Perrone ha esortato ad un maggiore impegno nella lotta contro l’abusivismo, contro le discariche abusive e nello smaltimento dei rifiuti di amianto, sparpagliati ancora oggi in molta parte del territorio, nonché nelle battaglie sulla pedonalizzazione del centro storico della città di Manduria, per la realizzazione delle strade ciclabili non solo urbane ma anche campestri (quale la via che collega il bosco Cuturi e Rosa Marina), per l’abbattimento dell’ecomostro realizzato sulla foce del fiume Chidro, e per la realizzazione di progetti di rimboschimento in varie zone del territorio.
L’archeologo manduriano, Gianfranco Dimitri ha auspicato una ancor maggiore apertura alle professionalità specifiche, intrattenendosi in particolare anche sui vari finanziamenti persi a causa dell’inerzia degli amministratori, che si traducono nella perdita di occasioni per fare decollare il parco archeologico e sulla mancanza di valida promozione del territorio.
Andrea Mariggiò ha ribadito l’importanza della divulgazione dell’educazione ambientale nelle scuole e della sensibilizzazione verso la tutela del territorio. Michele Matino, infine, ha relazionato analiticamente sugli studi del mare eseguiti su iniziativa del circolo dall’associazione Abab.











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