sabato 28 settembre 2024


23/02/2016 08:17:58 - Manduria - Attualitą

Due dei consiglieri regionali espressi dall’area orientale della provincia esprimono delle perplessità sulle indicazioni contenute nella bozza del nuovo Piano di Riordino Ospedaliero

 
«Nel settore della sanità non possono esserci cittadini di serie A e cittadini di serie B».
Due dei consiglieri regionali espressi dall’area orientale della provincia esprimono delle perplessità sulle indicazioni contenute nella bozza del nuovo Piano di Riordino Ospedaliero.
«L’ospedale di Manduria deve necessariamente ospitare il Punto Nascite» è la convinzione del consigliere regionale Giuseppe Turco, rilanciata anche nella propria pagina di Facebook. «La mia non è una battaglia di campanile. Parto dal presupposto che il “Giannuzzi” ha le caratteristiche e i requisiti per riottenere il Punto Nascite: disponendo del servizio di Anestesia e Rianimazione, rientra nei parametri imposti dal decreto ministeriale 70 del 2015. Ho ribadito questo mio parere nel corso della riunione della Commissione regionale che si occupa di Sanità. E’ necessario rispettare le disposizioni di legge, sempre che qualcuno non intenda danneggiare e penalizzare l’area orientale della provincia.
Poi c’è l’aspetto del numero di posti letto per acuti (3,7 ogni 1.000 abitanti), che, anche in questo caso, penalizza la nostra provincia. Infine la carenza nell’organico, che si riflette sulla qualità e sulla sicurezza dell’assistenza sanitaria».
Sull’argomento interviene anche il consigliere regionale Luigi Morgante.
«Il Piano di riordino è sopportabile solo se equo e se non contiene discriminazioni tra territori» la sua premessa. «Il DM 70 del 2015 e la Legge di Stabilità 2016 hanno fissato dei paletti ai quali la Regione Puglia ha dovuto adeguarsi e che porteranno a un nuovo Piano di riordino ospedaliero, che non va però redatto soltanto sulla base di meri riscontri numerici, ma con un confronto serio, articolato e costruttivo territorio per territorio, nonostante i tempi ormai serrati.
Quello che non deve più accadere è che tagli e sacrifici vengano fatti privilegiando alcuni territori a scapito di altri, salvaguardando e favorendo alcuni feudi elettorali veri e presunti e penalizzandone altri meno fortunati. Ogni cittadino, in ogni angolo di Puglia, dovrà avere la stessa opportunità di cura e assistenza, sia nell’urgenza e nell’immediatezza che nella vita di tutti i giorni. Non devono più esserci cittadini di serie A e di serie B davanti a un diritto garantito dalla Costituzione, e davanti al rispetto doverose per persone e vite umane che meritano la stessa considerazione e attenzione. Il mio impegno in politica è ispirato a questo principio al quale non intendo derogare e non per mero campanile».











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