mercoledì 25 settembre 2024


24/02/2016 17:55:16 - Salento - Attualità

Quattro alunni lo legano alla sedia durante la ricreazione e poi lo fanno cadere a terra. La vittima degli episodi di bullismo si è trasferita in un’altra scuola

Messo alla gogna dai compagni di classe durante la ricreazione. Legato alla sedia con nastro adesivo, sollevato di peso e poi fatto cadere per terra. La scena è stata ripresa con un cellulare e il filmato è stato condiviso nel gruppo whatsapp della classe. La storia di bullismo arriva da Casarano. È avvenuta in un istituto superiore. La vittima è un 14enne con disabilità. E per garantire il minorenne, ulteriori particolari saranno omissati. I responsabili dell’atto di bullismo sono stati identificati. Si tratta di quattro studenti di 14 e di 15 anni che ora sono indagati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni. Sono quattro ragazzi di buona famiglia, residenti nei paesi dell’hinterland di Casarano: Ruffano, Ugento e Melissano.
L’episodio risale a qualche settimana fa. È stata la denuncia presentata dalla mamma della vittima a far scattare le indagini coordinate dal procuratore Maria Cristina Rizzo e dal sostituto Anna Carbonara. Gli accertamenti sono condotti dagli agenti del commissariato di Taurisano. Una prima informativa è già stata trasmessa ai magistrati. Contiene la ricostruzione dei fatti. Ma, soprattutto, solleva ombre su eventuali condotte omissive da parte degli insegnanti, del dirigente e del personale della scuola. Non sarebbe stato un caso isolato. Ci sarebbero stati altri episodi di vessazioni anche psicologiche e di insulti. E quello sequestrato dalla polizia non sarebbe l’unico filmato che testimonia gli atti di bullismo.
Lo svolgimento della scena dura circa cinque minuti. L’obiettivo inquadra il 14enne che viene accerchiato da tre compagni di classe che gli passano intorno del nastro da imballaggio, immobilizzandolo alla sedia. Gli fasciano anche la testa, come una mummia. Poi lo alzano di peso e lo lasciano cadere all’improvviso, con il rischio di fargli battere il volto sul banco. Nel video la vittima sembra divertita: «Ridevo per farmi accettare dal gruppo» avrebbe poi confidato agli investigatori.










img
Cucina d'asporto e Catering
con Consegna a domicilio

Prenota Ora