lunedì 30 settembre 2024


12/11/2009 06:52:42 - Manduria - Attualità

Una mail di un nostro utente: «Nessuno è intervenuto per tante ore…»

 
Investito probabilmente da un’auto nei pressi di un passaggio a livello e, ferito, accucciato sui binari, esattamente in mezzo alle rotaie.
E’ la storia che si è verificata ieri mattina e che ha visto protagonista, suo malgrado, un cagnolino di pochi mesi. E’ molto probabile che gli sia passato sopra anche qualche treno, ma in questi casi per il cucciolo ci sarà stato solo tanto spavento, poiché il treno lo avrà solo sfiorato.
Anche se visibile a passanti ed automobilisti, nessuno lo ha soccorso. Finchè non lo ha notato un nostro utente, che ci ha raccontato la triste storia.
«Era sui binari dalla sera prima (così, almeno, ci è stato riferito) ma il passaggio dei treno non l’ha ulteriormente ferito perche era sulle tavole dei binari, dove il treno non tocca, perche passa 30/40 cm sopra» ci scrive il nostro utente, che preferisce mantenere l’anonimato. «Ma non oso immaginare lo spavento che ha avuto. Nessuno lo ha soccorso, eppure credo che qualche dipendente delle Ferrovie o qualche passante lo avrà visto. Solo l’altro ieri pomeriggio, prima che passasse un altro treno, io e la mia famiglia lo abbiamo soccorso. Abbiamo contattato i vigili urbani, che erano presi per l’organizzazione della processione di San Leonardo. Solo dopo diverso tempo siamo riusciti a far arrivare un veterinario della Asl, che stava a Grottaglie, credo avvisato dai Vigili Urbani. Il veterinario, dopo averlo visitato, ci ha detto che era in coma e che sicuramente non sarebbe sopravvissuto. Dopo pochi minuti, ci siamo recati al canile comunale e il veterinario ci ha comunicato la sua decisione di sopprimerlo, in quanto soffriva troppo.
Ora mi pongo una domanda: se qualcuno lo avesse soccorso prima, si sarebbe salvato? Secondo me questo è l’ennesimo caso di menefreghismo della gente, che è indifferente anche davanti ad un cucciolo che soffre. Nessuno è intervenuto e anche coloro da noi sollecitati erano presi da altre cose… Ma dove viviamo?».










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