mercoledì 25 settembre 2024


20/03/2016 19:20:31 - Manduria - Calcio

L’Avetrana ora sente il fiato sul collo del Galatina: non può più permettersi di sbagliare

MANDURIA-AVETRANA 1-0

MANDURIA: Raimondo, De Valerio, Olivieri; Erario, Calò, Mancuso (s.t. 6’ Mero); Riezzo, De Nitto (s.t. 33’ De Pascalis), Scarciglia, Gennari (s.t. 10’ Arcadio), Greco. All.: Cosma.

AVETRANA: Scardino, Trisciuzzi, F. Cimino; Arcadio, Amaddio, Macaluso (s.t. 21’ Rito); Buccoliero (s.t. 21’ Leo), Gioia (p.t. 3’ Lamarina), Vasco, V. Cimino, Eleni. All.: Pellegrino.

ARBITRO: Tagliente di Brindisi.

RETE: p. t. 3’ Gennari (rig.).

NOTE: espulsi Scardino al 3’ del p.t. e Greco al 36’ del s.t.

MANDURIA – Il Manduria non fa sconti a nessuno. Neppure ai “cugini” dell’Avetrana, che, con questa sconfitta, vedono ridursi ad un solo punto il vantaggio sul Galatina. Scialacquati in appena due giornate ben 5 delle 6 lunghezze di vantaggio che la squadra di mister Pellegrino vantava sui leccesi.

Partita sentita da entrambe le squadre. Rivalità rinvigorita da qualche ruggine del recente passato. Nessuna delle due contendenti può permettersi un passo falso: il Manduria sarebbe rimasto tagliato fuori dalla corsa verso i play off, l’Avetrana correrebbe il rischio di vedere pregiudicato quanto di buono fatto sinora.

La gara viene decisa dopo appena 52 secondi. Debole retropassaggio di testa di Macaluso verso il proprio portiere, Gennari intuisce, si inserisce, ruba il tempo all’estremo difensore avversario, entra in area e, mentre sta per saltare anche Scardino, viene agganciato e steso. L’arbitro mostra il rosso a Scardino e decreta il rigore per i locali: decisioni inappuntabili. Sul dischetto si porta Gennari, che trasforma il penalty. Sarà questa la rete che deciderà il derby.

Pur in inferiorità numerica (mister Pellegrino ha deciso di sacrificare un centrocampista, Gioia, per mandare in campo il secondo portiere Lamarina), l’Avetrana prende in mano le redini dell’incontro, ma mostra anche a Manduria l’unico limite di questa squadra: la difficoltà a concretizzare le occasioni da rete.

Nel primo tempo sono quattro le occasioni per l’Avetrana: all’8 ci prova Buccoliero, ma la sua mira è sbagliata; al 14’ Valerio Cimino mette paura alla retroguardia biancoverde direttamente da calcio d’angolo; al 37’ ci prova Fabiano Cimino su punizione, ma non impensierisce Raimondo; al 34’ l’occasione più ghiotta capita a Valerio Cimino, che prende una respinta di Raimondo, ma non inquadra la porta.

Nella ripresa il copione non manca. Nonostante l’inferiorità numerica, l’Avetrana spinge alla ricerca del pareggio. In realtà, in campo a sembrare in inferiorità numerica è il Manduria: un paio di elementi sono completamente fuori copione.

Da rimarcare il grande lavoro svolto da Erario, che erge una diga a difesa della propria tre quarti: spezza azioni, conquista palle, fa sentire il fiato sul collo dei portatori di palla avversari. E’ sicuramente lui il migliore della squadra di casa.

All’11’, su un cross di Macaluso, Valerio Cimino, di testa, spedisce sopra la traversa. Al 13’ il Manduria ha l’opportunità per chiudere la contesa: Scarciglia serve un assist a De Nitto, il quale, nei pressi dell’area piccola, non centra il bersaglio grosso.

Al 22’Vasco mette dentro con la mano: l’arbitro annulla e ammonisce l’attaccante avetranese. Al 24’ Raimondo si disimpegna in due tempi su Valerio Cimino. Al 27’ Lamarina anticipa in uscita, con i piedi, Scarciglia.

Doppia azione al 29’ minuto: prima Raimondo neutralizza senza difficoltà un tiro debole di Trisciuzzi, quindi Scarciglia non trova la potenza in una conclusione dall’altra parte del campo.

Al 31’ ripartenza di Riezzo, ma il suo tiro è parato da Lamarina. Al 36’ si fa espellere Greco: impalpabile la sua prestazione.

Al 42’ Valerio Cimino sfiora il palo. Il fratelli Fabiano, al 3’ minuto di recupero, conclude alto sulla traversa.

Il Manduria festeggia: aggancia il quarto posto, anche grazie alle impreviste sconfitte interne di Fasano e Tricase. I play off non sono più un’utopia. Per l’Avetrana il futuro diventa grigio: ora è costretta a vincere sempre, compresa la delicatissima trasferta di Maglie della penultima giornata.











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