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21/03/2016 19:19:14 - Manduria - Politica

Costituita una nuova aggregazione “progressista”: vi hanno aderito “Giovani per Manduria”, “La Puglia in più”, “Noi a sinistra per la Puglia” e Verdi

 
«Manduria ha bisogno di buona politica».
E’ questo lo slogan scelto da una nuova aggregazione di partiti e movimenti “progressisti”, che si è presentata l’altro ieri mattina alla stampa e che è composta da “Giovani per Manduria”, “La Puglia in più”, “Noi a sinistra per la Puglia” e Verdi. Aggregazione che ha come collante alcuni principi condivisi quali “il rispetto della Costituzione, il ripristino delle regole democratiche, la solidarietà e la sostenibilità ambientale” e che si propone di far vita ad un “progetto politico-amministrativo coerente, credibile e innovativo che conduca la città fuori da una situazione di stallo in cui versa da troppo tempo”.
La conferenza stampa di ieri è stata aperta da Fabiano Comes, nuovo presidente di “Giovani per Manduria”, che ha annunciato una delle prossime iniziative dell’aggregazione: dar vita ad una consulta giovanile.
Ha preso poi la parola Maria Pasanisi, che si è soffermata sui programmi della coalizione.
«Stiamo lavorando da mesi: oggi usciamo per la prima volta tutti insieme» le sue parole. «Elaboreremo una sintesi dei nostri programmi e delle nostre idee. Siamo aperti al dialogo con le altre forze della “Manduria del bene” che sono insoddisfatti dell’attuale situazione politica. Avevamo fatto un tentativo con altre forze di sinistra, che è andato disperso per l’incoerenza di alcuni».
Gregorio Mariggiò, portavoce dei Verdi di Manduria, si è soffermato sull’ideologia della nuova aggregazione.
«Colmeremo il vuoto di un’area, quella progressista, che a Manduria non esiste più» ha dichiarato Mariggiò. «Cercheremo di utilizzare il bagaglio della positiva esperienza progressista di alcuni lustri fa per lavorare verso il risorgimento della nostra città. Ad accomunare i quattro simboli che danno vita a questa aggregazione è il principio del rispetto delle regole, oggi disatteso a Manduria. Un percorso che spero ci porti al governo della città».
Ha infine preso la parola Cosimo Filomeno, in rappresentanza di “Noi a sinistra”, il quale ha tastato il polso alla sanità.
«Non credete alle parole di Emiliano in Fiera» ha ammonito Filomeno. «Per il “Giannuzzi”, se la politica non si muove al più presto, è stato intonato il “de profundis”. Non esiste, infatti, un ospedale di base rafforzato. Manduria, pur avendo i requisiti per essere un ospedale di primo livello, sarà un ospedale di base. Dopo la Pediatria e l’Ostetricia, ci chiuderanno i servizi di Nefrologia e dell’Utic, sino a giungere, fra una decina di anni, alla chiusura completa dell’ospedale».











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