sabato 28 settembre 2024


23/03/2016 13:47:08 - Manduria - Attualità

Il ricordo di una ragazza vittima della follia e l’occasione per ricordare il valore della vita

La Giornata della Memoria e dell’Impegno dedicata al ricordo di Melissa Bassi, la giovane studentessa di Mesagne che perse la vita il 19 maggio del 2012 a causa dell’esplosione provocata da un folle nell’area antistante la scuola “Morvillo-Falcone” di Brindisi.
L’istituto comprensivo “Francesco Prudenzano” ha ospitato Rita e Massimo Bassi, i genitori di Melissa, accompagnati dal loro avvocato, Fernando Orsini, che sin da giorno successivo alla tragedia non ha mai fatto mancare la sua vicinanza e la sua assistenza legale (completamente gratuita) ad una famiglia sconvolta da un dolore per la perdita della loro unica figlia.
«Questa deve essere un’occasione per ricordare il valore della vita, di ogni vita, e per stigmatizzare l’assurda capacità dell’uomo nell’odiare la propria razza» ha affermato uno dei ragazzi del “Prudenzano” intervenuti nel corso della cerimonia, che è stata aperta dall’introduzione della dirigente Anna Laguardia. «Un incontro nato dall’esigenza di riportare all’attenzione il tema della violenza e della legalità. Melissa rimanga un emblema dello sdegno e dell’impegno civile contro ogni forma di violenza e che il tutto sia sempre monito per le giovani generazioni.
Melissa, che il tuo sorriso possa accompagnare sempre i tuoi genitori e asciugare le loro lacrime».
Alla cerimonia sono intervenuti anche il sindaco Roberto Massafra (che ha rimarcato l’assurdità della tragedia, che ha colpito una ragazza innocente) e l’assessore alla Pubblica Istruzione, Massimiliano Rossano (ha auspicato l’uso della cultura per vincere la violenza).
E’ stata poi la volta di Fernando Orsini.
«La stanzetta di Melissa è stata trasformata in un museo: vi contiene migliaia di lettere che continuano ad arrivare da tutta Italia e dall’estero» ha ricordato. «A Melissa sono state intitolate scuole (anche un’ala di una scuola di Scampia), piazze e vie. Sono state realizzate statue e disegni e scritto tre brani musicali.
Lei leggeva tantissimo, amava scrivere e aveva già un sogno per il futuro: voleva diventare una pediatra.
I genitori sono stati un esempio in fatto di dignità. Non sono mai comparsi in nessuna trasmissione televisiva. Accettano però di stare fra i ragazzi per ricordare, tutti insieme, Melissa».
Poche le parole di Rita e Massimo Bassi, visibilmente commossi.
«Lei diceva che ogni uomo dovrebbe essere dapprima buono nel proprio animo e, poi, buono anche con gli altri» hanno ricordato. «Lei, amica di tutti, è sempre stata buona e giusta».
Ai genitori la scuola ha donato uno splendido ritratto di Melissa realizzato dalla docente di Arte, Rina Fistetto, insieme ai suoi allievi.











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