mercoledì 25 settembre 2024


19/04/2016 14:42:02 - Salento - Attualità

«Trovo vergognoso che un rappresentante istituzionale inviti la gente all’astensionismo, oggi pare che chi abbia il potere politico possa agire in dispregio della legge»

 
«Il presidente del consiglio dei ministri, Matteo Renzi, e l'ex presidente della Repubblica e senatore a vita Giorgio Napolitano hanno esortato il popolo italiano all'astensione dal referendum del 17 aprile e dunque vanno puniti secondo legge».
La denuncia è stata presentata ai carabinieri di Racale, in provincia di Lecce, dal sessantenne Francesco Santantonio. In poche ore ha fatto il giro del web, suscitando un clamore che l'imprenditore salentino non immaginava domenica sera, quando ha buttato giù l'esposto, sull'onda della cocente delusione per il mancato raggiungimento del quorum nel referendum per impedire la proroga delle concessioni per le trivellazioni.
"Oltre all'endemico malcostume degli italiani, pronti a scendere in piazza soltanto per la Nazionale di calcio, credo che le parole pronunciate da Renzi e Napolitano in tv e sui giornali abbiano avuto un peso sulla decisione di molte persone di recarsi o meno alle urne - ha raccontato Santantonio - Trovo vergognoso che un rappresentante istituzionale inviti la gente all'astensionismo, oggi pare che chi abbia il potere politico possa agire in dispregio della legge".
"Vergognoso e anche illegale", secondo il sessantenne. Che ha contestato a Renzi e a Napolitano di avere violato l'articolo 98 del Testo unico sulle leggi elettorali del 1957, secondo il quale commettono un reato (punibile con la reclusione da sei mesi a tre anni) le persone che, ricoprendo cariche pubbliche o ministeri ecclesiastici,
 invitino gli elettori all'astensione. A tale legge, del resto, ha fatto riferimento nei giorni scorsi il segretario di Rifondazione comunista, Paolo Ferrero, presentando una denuncia contro Renzi alla Procura di Roma. Pochi giorni dopo, agli uffici giudiziari romani si è rivolto anche il senatore grillino Maurizio Buccarella, che ha denunciato il viceministro allo Sviluppo, la salentina Teresa Bellanova, per l'invito all'astensione veicolato tramite un'intervista.
 
Fonte: rete











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