mercoledì 25 settembre 2024
Un’esperienza che dovrebbe riempire di orgoglio tutti noi pugliesi perché produce ricchezza sociale e rieducativa”
Lo dichiara il consigliere regionale de “La Puglia con.jpg)
Emiliano”, Giuseppe Turco, a margine della presentazione dei risultati di Atelier dell’Ausilio, il progetto realizzato nel carcere di Lucera e con l’Officina AdA di Cerignola. L’iniziativa vede i detenuti impegnati nel lavoro di sanificazione e manutenzione di ausili e protesi che vengono poi restituiti al servizio sanitario per il riutilizzo su altri pazienti.
Emiliano”, Giuseppe Turco, a margine della presentazione dei risultati di Atelier dell’Ausilio, il progetto realizzato nel carcere di Lucera e con l’Officina AdA di Cerignola. L’iniziativa vede i detenuti impegnati nel lavoro di sanificazione e manutenzione di ausili e protesi che vengono poi restituiti al servizio sanitario per il riutilizzo su altri pazienti.“Buone pratiche di notevole impatto che se da un lato – dichiara Turco – permettono il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti, dall’altro sono in piena sintonia con la proposta di legge depositata qualche settimana fa assieme ai colleghi del gruppo consiliare, Alfonso Pisicchio e Paolo Pellegrino, che mira proprio al riutilizzo delle protesi, attraverso accurati sistemi di sanificazione e manutenzione, da dare in comodato d’uso e non più concessione. Un termine, quello del comodato d’uso, molto importante perché permette tecnicamente il riutilizzo su più pazienti sino al termine delle rispettive esigenze”.
“La nostra proposta di legge – dice ancora Turco – nella sua semplicità, e in linea con i dettami dei decreti ministeriali, permette di ottenere notevoli risparmi per le Asl stimabili nel 30 per cento della spesa e siamo sin da ora disponibili ad accogliere qualunque tipo di emendamento e di suggerimento tecnico. Sono anche soddisfatto – conclude – del sostegno dimostrato al disegno di legge da parte del presidente del consiglio regionale, Mario Loizzo e dal collega del Pd Marco Lacarra. E auspico che simili iniziative come quella del carcere di Lucera possano essere estese, con appositi schemi di convenzione, a tutti gli istituti penitenziari della Puglia. Perché le carceri sono soprattutto un luogo di rieducazione sociale”.
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