mercoledì 25 settembre 2024


23/05/2016 17:45:04 - Salento - Attualità

Inquinamento - Legambiente: «Nessuno meglio in Italia con i nuovi articoli del codice penale»

La Puglia è in vetta alla speciale graduatoria nazionale per numero di sequestri effettuati (28) dall'entrata in vigore della legge 68 del 29 maggio 2015, che ha introdotto nel Codice penale i delitti ambientali in sei nuove fattispecie. Otto mesi di attività delle forze dell’ordine hanno portato alla luce, nella nostra regione, 62 ecoreati, in conformità con il nuovo quadro normativo, dal quale sono scaturite 79 denunce. Il quadro riepilogativo italiano è di 947 reati ambientali accertati - tra delitti e reati contravvenzionali - 1.185 persone denunciate e 229 beni sequestrati per un valore complessivo di quasi 24 milioni di euro. Contestato in 118 casi il nuovo delitto di inquinamento e per 30 volte il disastro ambientale.
Particolarmente significativo, vista la complessità delle indagini e la brevità del periodo considerato, è il dato relativo ai casi di applicazione del delitto di inquinamento ambientale (art. 452 bis), che sono stati ben 118, con la denuncia di 156 persone e 50 sequestri, per un valore di oltre 10,6 milioni di euro. Da sottolineare anche le 30 contestazioni di disastro ambientale (art. 452 quater), con la denuncia di 45 soggetti, gli 11 casi di impedimento al controllo (art. 452 septies), i 12 casi di delitti colposi (art. 452 quinques) e le 2 ipotesi di delitto di morte o lesioni come conseguenza del delitto di inquinamento ambientale (art. 452 ter).
«La legge sugli ecoreati - ha commentato Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, intervenendo a un’iniziativa di approfondimento con esperti della materia, magistrati e tecnici che si è tenuta a Brindisi - ha portato nuovi strumenti a chi combatte l'illegalità ambientale e comincia a dare i suoi frutti. Sono i numeri a dirlo: reati contestati, beni sequestrati e persone denunciate dimostrano che con l'entrata in vigore della legge si è determinato l'avvio di una nuova stagione per il contrasto delle ecomafie e della criminalità ambientale. Questo avviene grazie all'istituzione di nuovi delitti specifici da contestare mentre fino a ieri magistrati e forze dell'ordine dovevano solo ricorrere ad articoli previsti per tutt'altro, a partire dal getto pericoloso di cose. Sono fondamentali anche il raddoppio dei tempi di prescrizione, la responsabilità penale delle imprese, le tecniche investigative più efficaci come le intercettazioni e limiti di pena adeguati».











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