sabato 28 settembre 2024


02/06/2016 09:27:22 - Manduria - Attualità

Il sogno si è concretizzato grazie all’impegno dell’associazione “Fuorigioco” e alla sensibilità dei dirigenti del Taranto

Il suo sogno era quello di ritornare allo “Jacovone” per rivedere all’opera la sua squadra del cuore: il Taranto. Grazie alla disponibilità dei dirigenti del Taranto, Elisabetta Zelatore e Tonio Bongiovanni, nonché all’impegno dell’associazione di promozione sociale “Fuorigioco” (guidata da Giulio Destratis e Paolo Vinci), il sogno di Piero Pizzi, manduriano, ammalato di Sla, si è concretizzato: ha assistito, dai bordi del campo, all’ultimo impegno casalingo della squadra rossoblu.
Visibile la sua commozione all’arrivo, quando, avvolto da una bandiera rossoblu e accompagnato dai familiari, ha fatto l’ingresso sullo splendido manto erboso dello Iacovone. Era un giorno che aspettava da tempo e nemmeno la delusione per la sconfitta all’ultimo minuto del Taranto ha potuto cancellare l’emozione per quel sogno che si realizzava.
«E’ stato uno stupendo pomeriggio per me, per mio figlio Vincenzo e per mia moglie Rosanna» è stato il commento che Piero ha postato sul suo profilo facebook. «Pessimo per il Taranto Calcio: siamo ambedue sfigati. Ringrazio Giulio Destratis, Gianluca Dimitri, mio fratello Toni, gli steward dello stadio».
Dopo aver metabolizzato la sconfitta della squadra del cuore Piero Pizzi ha lanciato una messaggio alla dirigenza rossoblu.
«Ringrazio Elisabetta Zelatore e Tonio Bongiovanni per la bella esperienza che mi hanno fatto vivere. Vi stimolo a non mollare. La sconfitta col Fondi deve essere un punto di partenza. Auguri per il nuovo anno e comunque forza Taranto sempre, perché, oltre alla sconfitta, c’è la fede rossoblu».
A Piero la società ha donato un pallone autografato da tutti i calciatori.











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