sabato 28 settembre 2024


11/07/2016 07:51:03 - Manduria - Attualità

Il primo piano resterebbe invece in uso all’istituto comprensivo. Ma i genitori continuano a essere contrari all’utilizzo di ambienti scolastici

Gli uffici del Giudice di Pace potrebbero essere ubicati nel solo piano terra del primo padiglione della scuola primaria “Don Bosco”. Il primo piano resterebbe invece in uso all’istituto comprensivo.
L’ultimo parere, vincolante, sarà quello dei Vigili del Fuoco, cui sarà portato all’attenzione il progetto che i tecnici comunali dovranno elaborare nei primi giorni della prossima settimana e che contemplerà entrate e vie di sicurezza differenti fra i due piani. I vigili dovranno esprimersi sulla conformità delle nuove opere alla legge sulla sicurezza.
E’ questo l’esito di una lunga e “calda” giornata, iniziata, ieri mattina, con il sopralluogo delle parti (amministratori e tecnici comunali, dirigente, docenti e genitori della scuola, ispettore Rusciano in rappresentanza dell’Ufficio Scolastico Territoriale e Tonino Filomena, dirigente degli uffici del Giudice di Pace) all’immobile privato di via Santa Maria di Bagnolo. Questa ipotesi, che avrebbe consentito di salvare il presidio giudiziario senza scontentare la comunità scolastica, è stata ben presto scartata definitivamente: i locali, allo stato attuale, non hanno le caratteristiche richieste dalle norme in vigore per gli edifici pubblici. E’ stata presa in considerazione anche la possibilità che il proprietario eseguisse degli interventi di adeguamento, ma i tecnici comunali hanno fatto presente che sarebbero estremamente costosi, richiederebbero molto tempo e soprattutto potrebbero minare la stabilità dell’immobile.
Si è ritornati, dunque, al punto di partenza. Questa volta con una novità rispetto al recente passato: il Comune utilizzerebbe non l’intero padiglione, ma solo il piano terra. Secondo il dirigente degli Uffici del Giudice di Pace, lo spazio e il numero degli ambienti di questo piano potrebbero soddisfare, con interventi minimi, le necessità.
Si è quindi discusso su come differenziare l’accesso alla struttura: gli alunni delle classi del primo piano dovrebbero accedere attraverso la scala di emergenza e potrebbero utilizzare la scala che collega attualmente primo e secondo piano solo per le emergenze.
Soluzione, questa, condivisa e sostenuta anche dall’ispettore Rusciano, ma osteggiata dai rappresentanti della comunità scolastica. E’ stato nuovamente obiettato che ci sarebbe contiguità con il presidio giudiziario e quindi potenziali rischi per gli alunni e, poi, sono state esposte delle esigenze di tipo didattico che la scuola avrebbe, legate all’uso delle aule in questione.
Ora la parola finale spetterà ai Vigili del Fuoco.











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