sabato 28 settembre 2024
E’ stato salvato grazie alla competenza di Francesco Di Lauro (attivista Wwf) e alla disponibilità e alle generosità dell’azienda edile di Pasquale Mariggiò
Un piccolo esemplare di falco grillaio trovato in un
anfratto del centralissimo palazzo Pasanisi: è stato salvato grazie alla competenza di Francesco Di Lauro (attivista Wwf) e alla disponibilità e alle generosità dell’azienda edile di Pasquale Mariggiò, che ha messo a disposizione le attrezzature per recuperare il volatile. Niente da fare, invece, per la madre del falco, trovata, ormai morta, impigliata in una rete di protezione.
anfratto del centralissimo palazzo Pasanisi: è stato salvato grazie alla competenza di Francesco Di Lauro (attivista Wwf) e alla disponibilità e alle generosità dell’azienda edile di Pasquale Mariggiò, che ha messo a disposizione le attrezzature per recuperare il volatile. Niente da fare, invece, per la madre del falco, trovata, ormai morta, impigliata in una rete di protezione.Gli operai dell’azienda edile non hanno esitato un solo attimo a mettere a disposizione gratuitamente la loro gru con cestello, che ha consentito di arrivare all’altezza di 15 metri dove era il piccolo esemplare. Falco che, grazie ad un retino, è stato recuperato, messo in sicurezza e nutrito.
Tale volatile appartiene a una specie protetta, che si riproduce solo in Puglia e Basilicata e, in particolare, nella Murgia, tanto da essere stato scelto come simbolo di questa zona pugliese.
Conosciuto come falco grillaio, ha il nome scientifico di “Falco Naumanni”. Rientra tra le categorie ritenute prioritarie alla tutela e conservazione. Questa specie di rapace è considerata in forte declino in tutto il suo areale continentale. I motivi sono legati alla perdita di aree trofiche a causa della meccanizzazione agricola, alla diminuzione della natalità per l’uso di pesticidi e alla sempre più limitata presenza di siti riproduttivi. La categoria del grillaio appartiene al gruppo di volatili conosciuti come rapaci, molto simile al gheppio.
Il piccolo è stato poi affidato ai Vigili Urbani di Manduria per essere trasportato a Calimera, presso il Centro di Recupero Fauna.
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