Presentato l’evento. Ecco cosa offrirà ai visitatori e gli espositori del settore gastronomia

Trentasei aziende vitivinicole, oltre al Consorzio di Tutela del Primitivo, il cui stand accoglierà i prodotti di altre cantine non presenti direttamente all’iniziativa; sette presìdi Slow Food, per valorizzare le piccole produzioni tradizionali che rischiano di scomparire; nove punti dedicati alla gastronomia; una comunità del cibo. E poi, ancora, laboratori del gusto a cura di Slow Wine, proiezioni di video sull’antica civiltà nella terra del Primitivo e, da sottofondo, concerti di musica jazz, swing, soul e blues.

Tanti “raffinati” e “gustosi” motivi per non mancare all’evento del cartellone estivo mandurino: la “Notte dei diVini”, il primo Salone del Primitivo, iniziativa che vede la luce quest’anno e che intende porsi come l’appuntamento più rappresentativo dell’estate manduriana nel campo della promozione delle eccellenze enoiche e delle produzioni tipiche del territorio.

In programma sabato e domenica nel centro della città, l’evento è stato presentato l’altro ieri sera dall’assessore alle Attività Produttive, Gianluigi De Donno, dal referente di Slow Food di Manduria, Adelmo Renna, e dal sindaco di Manduria, Roberto Massafra.

«Non sarà solo un momento di promozione del prodotto principe della nostra economia, il Primitivo di Manduria, ma anche un momento di confronto e di crescita» sono state le parole dell’assessore De Donno. «Per questo nuovo grande evento di valorizzazione del nostro Primitivo, abbiamo deciso di invitare anche le aziende che producono il Primitivo di Gioia del Colle (progenitore del Primitivo di Manduria) e il Primitivo del Salento. Saranno presenti quasi tutte le aziende che producono Primitivo di Manduria: ognuna avrà un proprio stand in piazza Garibaldi. L’area di corso XX Settembre compresa fra la chiesa di Santa Maria e porta Sant’Angelo sarà dedicata alla gastronomia. Il convento degli Agostiniani ospiterà la proiezione del video “Tracce di civiltà nella Terra del Primitivo di Manduria” e un laboratorio del gusto a cura di “Slow Wine”. Nel chiostro del palazzo comunale saranno esposti alcuni oggetti della museo della civiltà contadina del Consorzio Produttori Vini».

Il braccio operativo dell’Amministrazione è stato lo Slow Food “Terre del Primitivo” di Manduria, l’altro ieri rappresentato dal referente Adelmo Renna.

«Questa manifestazione si candida a diventare l’evento più importante dedicato al vino di tutto il Salento» ha rimarcato Renna, che si è poi soffermato sui dettagli dell’evento, che avrà anche una finalità benefica. Una parte delle entrate sarà devoluta al progetto “10.000 orti in Africa” di Slow Food.

Queste le aziende di gastronomia presenti alla “Notte dei diVini” e, fra parentesi, i piatti che presenteranno: Zenzero (brasciole di podolica, fave con cicorelle e crostino di pane fritto); caseificio Lanzillotti (comunità del cibo slow food dei produttori caseari dell’alto Salento); salumi Cervellera (capocollo di Martina Franca, presidio slow food “Bombette martinesi”); fattoria “La montagnola” (caciocavallo podolico del Gargano e capra garganica, presidi slow food); La pastaia (orecchiette al Primitivo con cacioricotta podolica); Le delizie (dolci con ricotta e cannella); Luca Chiriacò pasticcere (gelato al Primitivo, spumone con ganache al Primitivo); Spina sapori di Puglia (degustazione prodotti tipici); Tardio (confetti ricci di Francavilla Fontana, copeta e mustaccioli); Tonno Colimena (degustazione friselline con Tonno Colimena); azienda agricola Garaguso (olio extravergine d’oliva); Fuedo San Giacomo (fico mandorlato di San Michele Salentino, presidio slow food); frantoio Nastasia (olio extravergine d’oliva); Pasticceri Sospiro di Bisceglie (Sospiro di Bisceglie, presidio slow food); masseria storica Pipapalucci (maccheroncini al pesto di mandorla di Toritto, presidio slow food, dolci a base di mandorla di Toritto, presidio slow food); Terre San Vito (confettura di carote di Polignano, presidio slow food); Essenza Garganica (confetture di agrumi del Gargano, presidio slow food).