sabato 28 settembre 2024


31/08/2016 20:38:28 - Manduria - Attualità

Anche la Cia interviene nel dibattito che si è aperto a seguito del danneggiamento di una settantina di ceppi del vigneto di Lizzano di proprietà di Bruno Vespa

 
«Il problema della presenza della criminalità nelle campagne del tarantino lo denunciamo da tempo senza che, al momento, si sia trovata una soluzione adeguata».
Anche la Cia interviene nel dibattito che si è aperto a seguito del danneggiamento di una settantina di ceppi del vigneto di Lizzano di proprietà di Bruno Vespa.
«Da sempre registriamo furti di mezzi agricoli, furti di rame, azioni intimidatorie manifestatesi nel taglio di tendoni e tanti altri reati che si perpetrano ai danni delle aziende agricole tarantine dei “comuni” agricoltori che dall’alba al tramonto lavorano la terra per trarre del reddito e sostenere le proprie famiglie» ricorda la Cia. «Solo ora, dopo che è rimasto vittima di una azione criminosa consistita nel taglio di circa 70 ceppi di vite il noto giornalista Rai Bruno Vespa, proprietario dallo scorso anno di un vigneto a Lizzano, e dopo il relativo clamore mediatico, qualcuno si sta accorgendo del problema.
La Cia Agricoltori Italiani della provincia di Taranto esprime solidarietà a Bruno Vespa e accoglie con favore la sua dichiarazione che non intende farsi intimidire da nessuno.
Allo stesso tempo, però, non può che ribadire quanto sostiene da anni: serve maggiore controllo e vigilanza nelle campagne per contrastare sia la criminalità, che arreca ingenti danni economici e patrimoniali alle aziende agricole, che anche la micro-criminalità che perpetra piccoli episodi criminosi, che molte volte creano molti più disagi che danni economici alla attività agricola.
In tutto ciò la Cia di Taranto è pronta a fare la sua parte e a fornire tutta la necessaria collaborazione alle istituzioni preposte».










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