mercoledì 25 settembre 2024


08/09/2016 17:26:51 - Salento - Attualità

Tra gli altri saranno ricordati anche i fratelli Mattei, uccisi nel rogo di Prima Valle, il giornalista Peppino Impastato e il violinista Luigi Stifani

Il sindaco di destra di Nardò, Pippi Mellone, intitola una via della città ad Ernesto Che Guevara. È destinata a fare discutere la scelta della giunta comunale guidata dal giovane avvocato, che già a luglio ha conquistato le cronache con l'ordinanza anticaporalato, che bloccava il lavoro delle aziende agricole dalle 12 alle 16, con l'obiettivo di salvaguardare la salute dei lavoratori.
"Un provvedimento dettato dal buon senso - spiegò all'epoca Mellone - che non conosce colore politico". E oggi il sindaco, che è nato politicamente in Azione Giovani e rivendica con orgoglio la sua formazione, usa lo stesso metro per spiegare l'intitolazione di 11 strade - tra la zona industriale e Santa Maria al Bagno - ad altrettante "persone che meritano di essere ricordate, superando steccati politici, ideologici e di altro tipo".
Oltre al rivoluzionario argentino Che Guevara (diventato una delle icone della sinistra a livello internazionale), sui cartelli stradali ci saranno anche Paolo Di Nella, militante del Fronte della gioventù aggredito nel 1983 mentre affiggeva manifesti a Roma; i fratelli Virgilio e Stefano Mattei, esponenti del Msi uccisi nel rogo di Prima Valle; le vittime di Acca Larentia, Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, anch'essi del Fronte della Gioventù. Ma anche il giornalista siciliano Peppino Impastato, assassinato dalla mafia nel maggio del '78; l'inviato di guerra Almerigo Grilz, morto in Mozambico mentre filmava la guerra civile; il leader dei Radicali Marco Pannella recentemente scomparso; il militante di Lotta continua Walter Rossi, ucciso mentre partecipava a un volantinaggio antifascista.
E poi Giorgio Perlasca che si finse console per salvare gli ebrei; la studentessa
Giorgiana Masi, vittima di scontri con le forze dell'ordine durante una manifestazione dei Radicali. Ovvero persone che, in un modo o nell'altro, secondo il sindaco Mellone "rappresentano un esempio e meritano di essere ricordate". Così come il violinista di Nardò Luigi Stifani, scomparso nel 2000, dopo una vita dedicata alla musica e allo studio del Tarantismo. Fu proprio lui ad accompagnare in Salento Ernesto De Martino e ad aiutarlo nelle sue ricerche.
 
Fonte: rete











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