sabato 28 settembre 2024


08/09/2016 17:33:48 - Manduria - Attualità

Ma la società è ancora titolare della concessione? Tocca al Consiglio Comunale esprimersi sull’argomento

La società “Manduriambiente” ha presentato un’istanza finalizzata a poter ritornare a gestire la discarica di località “Chianca”. Alla base dell’istanza l’esito di una perizia attraverso la quale si attesta la disponibilità di una volumetria residua della discarica di circa 19.900 metri cubi, creata per effetto dell’assestamento dei rifiuti abbancati nella discarica.
In altri termini, “Manduriambiente” chiede di riprendere la gestione della struttura per poter stoccare i rifiuti nella nuova volumetria che si è venuta a creare. Ma, a questo punto, si pone un problema: essendo stato attestato, da oltre due anni (esattamente dal 18 ottobre del 2013), l’esaurimento della volumetria, l’impianto non dovrebbe essere tornato nella disponibilità del Comune di Manduria e, al contempo, non sarà già venuto meno il possesso del titolo di “gestore” da parte di “Manduriambiente”?
Molto correttamente, la Regione Puglia, in una nota inviata al Comune di Manduria l’11 agosto scorso, richiamando l’istanza presentata da “Manduriambiente”, faceva notare l’anomalia.
«Con nota del 24 maggio scorso, il Servizio Rischio Industriale, in riscontro alla nota di “Manduriambiente”, rilevava di non poter ravvisare in capo alla società suddetta la qualifica di gestore dell’impianto sito in località “Chianca”, onde la carenza dei presupposti di legge» è riportato nella nota. «A tale riguardo, il Servizio Ciclo dei Rifiuti e Bonifica della Regione Puglia, alla luce dell’esaurimento delle volumetrie comunicato da “Manduriambiente” l’11 ottobre 2013, rappresentava all’OGA dell’ATO che doveva ritenersi che il rapporto di concessione tra “Manduriambiente” e il Comune di Manduria risultasse scaduto».
La società che ha gestito la discarica, però, fa leva sulla presenza di una nuova volumetria per chiedere di ritornare a gestire la struttura..
«Alla data odierna (l’11 agosto scorso, ndr), non risulta però sussistente la condizione contrattuale precedentemente ravvisata, vale a dire l’esaurimento delle volumetrie disponibili» è scritto ancora nella nota della Regione. «Elemento sostanziale da cui, salvo diverso parere da parte del Comune di Manduria, unico concedente (che si chiede di conoscere entro e non oltre 20 giorni), deriverebbe il venir meno delle condizioni che portavano a ritenere scaduto il rapporto concessorio».

Il Comune avrebbe dovuto rispondere entro il 31 agosto. Non è dato sapere se lo abbia fatto. In ogni caso, è fondamentale, a questo punto, che il Consiglio si pronunci al più presto.

 











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