sabato 28 settembre 2024


14/09/2016 13:52:58 - Manduria - Attualità

Cos’è questa misura e le manifestazioni di interesse presentate da enti pubblici o associazioni

 
Al 10 settembre, 309 cittadini dei sette comuni dell’Ambito Territoriale di Manduria hanno presentato domanda per poter essere beneficiari del Reddito di Dignità.
Dalla piattaforma informatica della Regione Puglia emerge anche la seguente distribuzione: 46 domande da Avetrana, 29 da Fragagnano, 37 da Lizzano; 113 da Manduria, 10 da Maruggio; 55 da Sava e 19 da Torricella.
Della misura del Reddito di Dignità si è parlato, nei giorni scorsi, a Manduria, in un’iniziativa promossa dal Comune e dall’Ufficio di Piano, alla quale è intervenuta anche Anna Maria Candela, direttrice del Dipartimento per il Benessere Sociale della Regione Puglia.
«Di queste 309 domande, 179 sono state compilate con il supporto del segretariato sociale attivo presso ciascun Comune dell’Ambito Territoriale, mentre 130 sono state compilate con il supporto dei CAF convenzionati con l’Ambito Territoriale» rende noto Raffaele Salamino, responsabile dell’Ambito Territoriale di Manduria. «Questi dati testimoniano di come il Reddito di Dignità sia entrato nella coscienza dei cittadini che riconoscono in questa misura un’opportunità credibile.
Ora comincia, per l’Ambito Territoriale, in collaborazione con l’INPS, la fase dell’istruttoria delle domande (per le quali non vi è scadenza), al fine di procedere con gli abbinamenti dei soggetti beneficiari nei vari progetti ove poter far svolgere i tirocini formativi».
Al momento, in piattaforma, ci sono solo 13 manifestazioni di interesse che costituiscono possibilità, per i beneficiari ReD, di essere ammessi a tirocini formativi.
«Una è stata presentata da un’associazione sportiva di Maruggio che si propone, attraverso un preparatore atletico, di far espletare attività fisica in favore dei disabili al fine di scongiurare l’isolamento» prosegue il dott. Salamino. «Le altre 12 sono state presentate dall’istituto comprensivo “Prudenzano” di Manduria (al quale va riconosciuto il plauso per l’attenzione prestata con la massima tempestività dalla dirigente scolastica), che ha presentato ben 12 progetti che hanno, quale “fil rouge”, quello di aprire la scuola al territorio.
Ogni Comune, dal canto proprio, sta predisponendo manifestazioni di interesse che spaziano dalla manutenzione del patrimonio pubblico, ai servizi di leggera assistenza, al supporto presso uffici amministrativi per i quali è richiesta la digitalizzazione dei documenti.
Ci auguriamo che il territorio (includendo in questo la rete delle associazioni, del terzo settore, delle imprese profit e non profit) risponda adeguatamente alla richiesta che, progressivamente, si sta affacciando nei sette comuni di quest’Ambito Territoriale».
COS’E’ IL REDDITO DI DIGNITA’ - MANDURIA - Il Reddito di Dignità regionale è una misura di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale che si caratterizza per l’universalità, per il riferimento alle risorse economiche familiari e per la previsione di un percorso di attivazione economica e sociale dei beneficiari e non un sostegno economico passivo.
L’intervento sarà attuato mediante una procedura aperta o “a sportello”, supportata da: a) un catalogo per i potenziali beneficiari che presentano domanda, con la possibilità di esprimere una opzione rispetto al tipo di tirocinio e al contesto in cui svolgerlo, rispetto alle proprie competenze e aspirazioni; b) un catalogo per i soggetti pubblici, privati e del privato sociale, ospitanti i percorsi di inclusione attiva, con la possibilità di esprimere anche i fabbisogni di competenze e di formazione professionalizzate per supportare il tirocinio; c) progetti di tirocinio presentati da imprese, enti pubblici e terzo settore; d) una piattaforma informatica per la gestione di una procedura completamente dematerializzata; e) una equipe multiprofessionale, composta da personale dei Comuni (Ambito territoriali) e dei Centri per l’impiego pubblici, con il compito di valutare il profilo di competenze, le domande sociali, le condizioni di fragilità economica e di definire il patto individuale per l’inclusione attiva, abbinando tirocinante e tirocinio.
Il compenso per i tirocinanti ammonta a 600 euro mensili.











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