lunedì 23 settembre 2024


24/11/2009 14:03:27 - Sava - Attualità

L’ambientalista Mimmo Carrieri auspica un immediato intervento degli enti competenti

 
Branchi di 7-8 cani randagi gironzolano nel centro di Sava, costituendo un pericolo per la pubblica incolumità dei cittadini, alcuni dei quali (come è accaduto sabato scorso) sono rimasti in casa nel timore di essere aggrediti.
A segnalare il rischio al sindaco di Sava, Aldo Maggi, all’assessore all’Ecologia, Brunello Ariano, all’Ufficio di Prevenzione dell’Igiene e della Sanità Pubblica della Asl Ta 1 (Dipartimento di Manduria), al direttore della Asl Ta 1 e al Comando della Stazione dei Carabinieri di Sava, è l’ambientalista savese Mimmo Carrieri, che documenta il proprio esposto con delle significative fotografie.
«La situazione del randagismo nel Comune di Sava merita la massima attenzione ai fini della tutela della salute pubblica nonché per la salvaguardia dell’incolumità fisica dei cittadini» è riportato nella lettera di Mimmo Carrieri. «Branchi di cani affamati alla ricerca di cibo si aggirano nel paese costringendo la gente a cambiare itinerario o addirittura, come è capitato questa mattina (sabato, ndr), impediscono ad uscire dalla propria abitazione. La gente è impaurita poiché gli animali sono aggressivi e si ha la percezione che da un momento all’altro possa accadere qualcosa di molto grave, soprattutto nell’orario di uscita dalle scuole: molti bambini non riescono più a ritornare da soli alle proprie abitazioni. E’ bene ricordare che la succitata Legge e il Regolamento Veterinario sanciscono che “il sindaco deve farsi carico del mantenimento dei cani randagi, provvedendo alla loro cattura e alla collocazione presso un canile municipale convenzionato”. Sono certo di un immediato intervento risolutorio».
Problema che è comune ad altri centri della zona e che è anche riconducibile al fatto che molti canili non hanno più posti per ricoverare altri randagi. Non solo. Pur di trovare posti a cani randagi (a volte a seguito di specifiche sentenze di giudici), anche i canili sanitari (dove si dovrebbero sterilizzare la cagne) sono inutilizzabili perché adattati a ricovero dei cani. E gli accalappiacani della Asl sovente non intervengono in quanto chiedono prima di sapere in quale struttura l’animale dovrà essere trasportato. Non ottenendo risposte…










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