sabato 28 settembre 2024


23/09/2016 17:35:49 - Manduria - Attualità

«Per me viene prima la salute»

«Tre anni fa “Manduriambiente” certifica l’esaurimento della volumetria della discarica, costringendo il sindaco Massafra a emettere un’ordinanza affinchè restasse aperta altri 20 giorni per evitare emergenze in tutti i comuni dell’ex Ato Ta 3. Nel 2015 anche l’Oga attesta l’esaurimento della volumetria. Poi, improvvisamente, nel 2016 ecco che compare una volumetria residua di 19.900 metri cubi. C’è qualcosa che non torna..».
Il consigliere Leo Girardi ha espresso una corposa serie di dubbi sulla riapertura della discarica di contrada “Chianca”.
«Per me è stato trovato un escamotage per ripristinare la concessione, ormai abbondantemente decaduta, dell’impianto a “Manduriambiente”» ha dichiarato, in Consiglio Comunale, Girardi. «L’Amministrazione, dopo una lunga battaglia intrapresa negli scorsi anni contro la riapertura della discarica, ora dimostra di fidarsi della Regione. Ma siamo sicuri che, alla riapertura per il conferimento della parte umida dell’indifferenziato, non segua poi un’ordinanza per permetterne la sopraelevazione? Non dimentichiamo la scellerata ordinanza di Vendola che consentì l’apertura della discarica senza che ci fosse la chiusura del ciclo, con la biostabilizzazione dei rifiuti. Quella di contrada “Chianca” è diventata, attraverso quell’ordinanza, una discarica di rifiuti “tal quali”, proprio come quella, limitrofa, di contrada “Cicci”.
Bene, tutti sappiamo cosa c’è nel sottosuolo della discarica di contrada “Cicci”: metalli pesanti cancerogeni, che hanno inquinato le falde. E io, a differenza del sindaco, metto al primo posto la salute dei miei concittadini. Qualcuno si è chiesto perché a Manduria, nonostante la distanza dall’Ilva, l’incidenza di alcune patologie tumorali è fra le più alte d’Italia?».
Il consigliere di minoranza ha poi cercato di confutare anche la teoria del risparmio economico che deriverebbe ai contribuenti dalla riapertura dell’impianto di contrada “Chianca”.
«Io non sono affatto convinto che “Manduriambiente” riapplicherebbe la tariffa di conferimento in vigore prima della chiusura» è l’opinione di Leo Girardi. «La tariffa la stabilisce il Ministero: pagheremo 120 euro a tonnellata, cui forse bisognerebbe aggiungere il trasporto della frazione secca a Massafra. Ma se pure questa somma fosse omnicomprensiva, conviene continuare ad abbancare altri rifiuti in un’area che ancora attende la bonifica dell’altra discarica?
Poi potremmo soffermarci anche sulla mancanza della polizza fideiussoria: quali garanzie abbiamo?».










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