lunedì 23 settembre 2024


17/10/2016 17:51:12 - Avetrana - Attualità

Per centrare questo obiettivo, Minò e Mellone hanno anche valutato l’ipotesi di costituire un consorzio

Intesa fra il sindaco di Avetrana, Antonio Minò, e il suo collega di Nardò, Pippi Mellone, per il riutilizzo integrale dei reflui depurati e sanificati.
Niente, dunque, condotte sottomarine e scarichi in mare, ma acqua da recuperare e considerare come una risorsa. Per centrare questo obiettivo, Minò e Mellone hanno anche valutato l’ipotesi di costituire un consorzio.
«Ci siamo resi conto» ha affermato il sindaco di Nardò, Mellone, «che la nostra esigenza di avversare un progetto ormai datato che prevedeva lo scarico a mare, attraverso un’unica condotta sottomarina, dei reflui depurati al minimo degli agglomerati addirittura di due comuni, è sostanzialmente la stessa di altri territori del Salento, che in altre forme e modalità stanno cercando di indurre Regione e Aqp a soluzioni di buon senso, tecnologicamente avanzate e soprattutto veramente utili alla tutela ambientale».
Obiettivo, questo, per il quale anche Avetrana si batte da anni nell’ormai decennale vertenza sul recapito finale dei reflui del depuratore consortile di Manduria e Sava.
«Ci sono diversi buoni progetti, il nostro come quello di Avetrana, che possono essere soluzioni in questa prospettiva» ha aggiunto il primo cittadino neretino, «e che scongiurano tutti lo scarico a mare. Unire le forze e creare un fronte comune di sensibilizzazione civile e istituzionale e, se servirà, di lotta, in questo momento è una strada necessaria da intraprendere, anche al fine di evitare imposizioni dall’alto e soluzioni che costituiscano una minaccia per l’ambiente».











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