sabato 28 settembre 2024


08/11/2016 17:59:41 - Manduria - Attualitą

L’obiettivo è quello di “favorire la nascita di una classe dirigente consapevole delle problematiche più sentite dalla comunità e capace di interpretarle e risolverle, con l’ausilio di metodi innovativi”

Una scuola di formazione politica che possa “favorire la nascita di una classe dirigente consapevole delle problematiche più sentite dalla comunità e capace di interpretarle e risolverle, con l’ausilio di metodi innovativi”.
Nasce da questa sera, su iniziativa di Manduria Lab, un laboratorio concepito come uno spazio aperto, utile ad aggregare forze politiche, associazioni e liberi cittadini, intorno all’idea di creare un progetto di buon governo per la città di Manduria.
«In una comunità come la nostra, lacerata dal degrado e da problemi rimasti irrisolti da anni, non possiamo più permetterci di affidare la città in mano a dilettanti che non hanno la minima idea di cosa significhi amministrare» si legge in una nota di Manduria Lab.
La scuola avrà sede presso l’istituto tecnico “Luigi Einaudi” di Manduria e ospiterà docenti dell’Università del Salento e della Sapienza di Roma, tecnici qualificati ed esperti in materia di pubblica amministrazione.
La scuola sarà aperta, alle 18 di questa sera, presso il convento di San Francesco, da una sessione speciale e pubblica dedicata al tema del referendum costituzionale. Interverranno Giovanni Poggeschi, ordinario di Diritto Pubblico Comparato presso l’Università di Bologna, e Fabio De Nardis, ordinario di Sociologia Politica presso l’Università del Salento.
L’introduzione sarà affidata a due studenti dell’Einaudi, Emilia Antonucci e Lorenza Magrì, mentre la moderazione dei lavori sarà curata da docente dell’Einaudi, Vincenzo Di Maglie.
IL PROGRAMMA - La scuola di formazione politica prevede nove incontri a scadenza mensile della durata di tre-quattro ore ciascuno.
Ad eccezione della lezione odierna, dedicata ad esaminare la proposta di modifica costituzionale oggetto di referendum, il programma si sviluppa per moduli. Il primo modulo (che avrà come docenti Fabio Saponaro, Agostino Galeone, Raimondo Turco e Luigi Di Viggiano), sarà aperto da una lezione, fissata per il 28 novembre, di Agostino Galeone.
Questi gli argomenti che, mese per mese, saranno trattati A novembre, l’ordinamento degli enti locali: Regioni, Province e Comuni; compiti e funzioni delle pubbliche amministrazioni: il Tuel; Come si vota.
A dicembre, come funziona la macchina amministrativa; composizione e compiti della giunta e del Consiglio; il P.E.G.; lo Statuto e i Regolamenti; il ruolo dei dirigenti. A gennaio, risorse economiche delle Amministrazioni comunali; il bilancio, il bilancio partecipato, di genere. Le tasse comunali; i trasferimenti dallo Stato.
Col secondo modulo (tenuto dai docenti Marco Mancarella, Luca Caputo, Silvia Gravili, Francesco Baldassarre e Luigino Sergio), si discuterà, a febbraio, di informatizzazione delle pubbliche amministrazioni; il codice di amministrazione digitale. A marzo, di linguaggio burocratico e comunicazione politica; l’U.R.P. e i rapporti con i cittadini; marketing del territorio. Ad aprile, dei Comuni e l’Europa e dei fondi comunitari.
Il terzo modulo (che avrà come docenti Vincenzo Di Maglie, Raffaele Salamino, Simona Internò, Alessandro Marescotti, Erasmo Venosi e Agostino Galeone) si svilupperà nei mesi di maggio (Sussidiarietà e Terzo settore: nuove sfide per il Welfare; compiti degli Uffici dei Servizi sociali e dell’Ufficio di Piano), di giugno (Funzioni delle P.A. in campo ambientale; a chi spetta la tutela dell’ambiente?) e di settembre 2017.











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