lunedì 23 settembre 2024


09/11/2016 20:15:29 - Sava - Attualità

L’argomento è stato oggetto di una interrogazione del consigliere Sileno nell’ultima seduta del consesso

«Da quando non sono più assessore all’Ecologia, la cura del verde pubblico viene affidata a trattativa privata e i costi si sono più che raddoppiati. L’Amministrazione dovrebbe fornire delle spiegazioni corrette alla comunità».
L’ex vice sindaco, con delega all’Ecologia, Fabio Pichierri interviene su una tematica che è stata discussa, attraverso un’interrogazione del consigliere Sileno, nell’ultima seduta del consesso elettivo. Sileno ha fatto notare come, per il servizio di cura del verde pubblico (che comprende anche le aiuole che si trovano all’interno delle scuole), nel 2016 sono stati spesi circa 80mila euro (l’impegno preciso è di 74.908 euro). Un investimento che è più che raddoppiato rispetto agli anni in cui il settore era affidato all’allora vice sindaco Fabio Pichierri.
«Nel 2013 il Comune ha speso 23mila euro, mentre nell’anno seguente, benché la mia delega fosse stata affidata ad un altro consigliere (io continuavo però a ricoprire la carica assessorile), si investirono nella cura del verde pubblico 30mila euro» ricorda Fabio Pichierri, oggi coordinatore cittadino di “Sava Protagonista” e coordinatore provinciale del “Movimento Schittulli”. «Nel 2015, da quando ovvero non faccio più parte della giunta e quindi della maggioranza, non si sono più esperite gare ad evidenza pubblica (è stata preferita la trattativa privata) e la spesa è schizzata a circa 55mila euro. Per il 2016  sono stati stanziati, invece, 75mila euro. Il sindaco Iaia dovrebbe spiegare due cose: come è possibile, innanzitutto, che i costi siano lievitati enormemente, nonostante il servizio sia identico? Poi, perché si è deciso di procedere a trattativa privata (consentita dalla legge), quando il motto dell’attuale Amministrazione era “legalità e trasparenza”?».
In Consiglio il sindaco Iaia ha spiegato che, mentre prima si affidavano interventi singoli, “spesso eseguiti in ritardo”, ora le aree a verde sono state suddivise in lotti, ognuno dei quali affidato ad un’azienda, che ha una responsabilità specifica per quel parco o quella villa.
«Non potendo fornire una spiegazione valida, il sindaco Iaia ha tentato di arrampicarsi sugli specchi, cadendo in palese contraddizione» afferma ancora Fabio Pichierri. «Se, come sostiene, gli interventi prima erano eseguiti in ritardo e, quindi, in emergenza, i costi dovevano essere maggiori. Al contrario, ora, gli interventi vengono pianificati per tempo, pertanto i costi dovrebbero essere più contenuti. Ma a Sava,.evidentemente, così non è..».










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