sabato 28 settembre 2024


12/11/2016 17:22:58 - Manduria - Attualità

I commenti espressi sui social network

Un passo in avanti, per tutti coloro che, da un decennio, lottano per ottenere un recapito finale differente per i reflui del depuratore consortile. Un passo indietro, per la comunità savese e per coloro, che, invece, reclamano l’avvio immediato dei lavori, con o senza condotta sottomarina.
La lettera dell’ing. Barbara Valenzano, direttore del Dipartimento Mobilità, Qualità Urbana, Opere Pubbliche Ecologia e Paesaggio, suscita reazioni differenti e contrastanti: moderato ottimismo per i comitati ecologisti di Manduria e Avetrana, nuove critiche per i cittadini di Sava, che si preparano ad una giornata di mobilitazione fissata per domenica 27 novembre.
«I lavori per la realizzazione del depuratore consortile non potranno avere inizio prima della consegna del progetto relativo alle modalità di gestione dei reflui in uscita: sistema di scarico in agro di Manduria, con reflui per usi irrigui, plurimi, lagunaggio, sottobosco, retrodunale» sostiene l’ing. Valenzano, proprio nel giorno in cui, secondo una precedente comunicazione, si sarebbe dovuto riaprire il cantiere.
«È un passo non definitivo ma importante e significativo specie nel passaggio che riguarda la variazione del piano acque» è il commento di Mario Del Prete, consulente scientifico del Comune di Avetrana. «Ringraziamo il governatore Emiliano e i nostri consiglieri regionali. Ovviamente non tutti».
Consiglieri regionali che hanno commentato questa notizia attraverso i social network.
«Il presidente Emiliano è stato di parola» afferma il manduriano Luigi Morgante. «Dalla nota regionale si evince che i lavori non inizieranno sino alla definizione del progetto di un depuratore senza condotta! Quante chiacchiere si scrivono e si dicono su questo argomento che dovrebbe invece vedere tutti protagonisti nel trovare una soluzione condivisa di un depuratore che non scarichi in mare».
Particolarmente battagliero il torricellese Giuseppe Turco, che, insieme al collega Morgante e ad altri consiglieri regionali, si sta spendendo, sin dalla sua elezione, per avere un impianto che consenta ai savesi di poter disporre finalmente di un servizio primario e fondamentale come la fogna, ma anche ai manduriani e agli avetranesi di poter salvaguardare il mare e, di riflesso, la propria economia.
«Se il depuratore sarà senza scarico a mare, ricordatevi di ringraziare voi stessi, cari amici di Sava, Torricella, Maruggio, Avetrana, Manduria, Lizzano, Torre S. Susanna ed Erchie. Perché la forza e l’intelligenza di un popolo si riconosce dalla capacità di aggregarsi senza divisioni per raggiungere un obiettivo condiviso».










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