lunedì 30 settembre 2024


28/11/2009 10:19:05 - Manduria - Attualità

Il dott. D’Onofrio: «Non posso bloccare i lavori: esiste, in merito, una sentenza del Tar. Però sono dalla parte della gente»

 
«Sto dalla vostra parte, ma non ho poteri per interrompere i lavori di installazione del nuovo impianto di telefonia mobile».
Il commissario prefettizio di Manduria, il dott. Giovanni D’Onofrio, ha ricevuto, ieri mattina, una delegazione del comitato spontaneo sorto in un rione periferico della città, attiguo al III Circolo Didattico, per impedire l’attivazione del ripetitore di telefonia mobile. Radunatisi intorno alle 9 in piazza Garibaldi, i manifestanti (che avevano tenuto una prima riunione l’altro ieri sera in piazza Archita), hanno chiesto e immediatamente ottenuto di poter incontrare il dott. D’Onofrio. Alla massima autorità istituzionale cittadina, i manifestanti hanno esposto le preoccupazioni per le conseguenze alla salute degli adulti e, soprattutto, dei bambini che le emissioni del ripetitore potrebbe generare. Hanno anche fatto presente che, a circa 300 metri in linea d’aria dalla casa del privato sulla quale sta sorgendo il ripetitore, vi è il III Circolo Didattico di Manduria, le cui scuole elementare e materna sono frequentate da alcune centinaia di bambini. Un’area, insomma, cosiddetta “sensibile”, che dovrebbe sconsigliare quella presenza mal … digerita.
Il commissario prefettizio ha però ricordato che, in merito a quest’impianto, la precedente Amministrazione aveva già manifestato la propria contrarietà al progetto, bocciandolo. E che, in seguito al rifiuto di accordare il nulla osta urbanistico da parte del Comune, la società telefonica è ricorsa al Tar, vedendosi riconosciute le proprie ragioni.
«Di fronte alla sentenza del Tar, non posso fare nulla» sono state le parole del dott. D’Onofrio. «Servirebbe, eventualmente, impugnare la sentenza al Consiglio di Stato. Io, comunque, starò dalla vostra parte per quello che sarà possibile fare. Intanto martedì vi consegnerò la copia di tutta la documentazione esistente. Potrei anche nominare un tecnico interno per verificare che, una volta in funzione, le emissioni dell’impianto non superino il tetto previsto dalla legge».
Intanto sembra che stia sorgendo un altro ripetitore di telefonia mobile, questa volta nel rione Santa Gemma Galgani. E anche per contrastare l’attivazione di quest’altro impianto sta nascendo un comitato di cittadini.










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