venerdì 27 settembre 2024


19/02/2017 13:25:36 - Manduria - Attualità

La posizione della minoranza

Congelate le varianti al progetto del depuratore consortile. Il Consiglio comunale, con un voto trasversale, ha deciso di rinviarne l’approvazione: 13 consiglieri hanno scelto di approfondire ulteriormente alcuni aspetti tecnici prima di pronunciarsi. Solo 8 (il gruppo consiliare del sindaco, con il primo cittadino compreso, i due consiglieri di Area Popolare e l’indipendente Trinchera) erano pronti a votare le varianti al progetto già l’altro ieri sera. Il presidente dell’assise, Enzo Andrisano, ha preferito astenersi, ma il suo voto non sarebbe risultato determinante.
La maggioranza, dunque, si spacca. E’ il dato politico più rilevante emerso nella tarda serata dell’altro ieri (la seduta si è conclusa intorno alle 22,30). Dopo una lunghissima introduzione (sono intervenuti i rappresentanti di diverse associazioni e movimenti locali, che hanno assunto posizioni differenti, ma sostanzialmente la maggior parte di loro ha auspicato degli approfondimenti, e, poi, i consiglieri regionali Luigi Morgante e Cristian Casili), la sorpresa inattesa. Dai banchi della maggioranza, è stato il consigliere Ferretti, per primo, a chiedere il rinvio dell’argomento, ritenendo necessari, anch’egli, delle risposte tecniche alle perplessità sollevate sul progetto arrivato dalla Regione. Intervento che ha spiazzato lo stesso sindaco Massafra, che si è alzato dal proprio scranno per avere immediatamente un “confronto” con Ferretti.
Poi è stata la volta di De Mauro che, parlando a nome dell’intero gruppo Direzione Italia, ha sostanzialmente ribadito le stesse perplessità gli stessi dubbi sollevati da Ferretti. Infine, ha preso la parola anche Mario D’Oria, in rappresentanza del Pd, che fatto rilevare la presenza di “criticità progettuali”, alle quali servono delle risposte che dovrebbero arrivare dai tecnici regionali.
I sette consiglieri della minoranza (i quattro della Lista Girardi, Durante, Venere e Giuliano), avevano, a loro volta, letto un documento in apertura dei lavori, rimarcando i limiti e le carenze del progetto.
«Pur apprezzando gli sforzi della Regione Puglia, tesi a scongiurare la condotta sottomarina, riteniamo sia necessario più tempo per avere contezza dell’intero progetto e, conseguentemente, per poi esprimere un voto consapevole».
La maggioranza ha proposto e ottenuto una sospensione dei lavori, che però non è servita per ricompattarsi. Al rientro in aula, sia il sindaco Massafra che il capogruppo di “Manduria Futura” Barbieri hanno lanciato un appello al resto della maggioranza.
«Abbiamo raggiunto l’obiettivo, che è quello di aver eliminato la condotta sottomarina dal progetto» ha ricordato il primo cittadino. «Certo, ogni progetto è perfettibile, ma non possiamo e non dobbiamo perdere quest’occasione, che potrebbe non ripresentarsi più. Rischiamo l’invio di un commissario dalla Regione e, a quel punto, il progetto ritornerebbe ad essere quello originario con lo scarico in mare. E’ il momento di assumerci delle responsabilità».
Appello che è però caduto nel vuoto. E’ infatti passata la proposta di rinviare l’approvazione delle varianti dopo aver ottenuto le necessarie delucidazioni da parte della Regione Puglia.
Resta un dubbio: quali riflessi produrrà questa spaccatura all’interno della maggioranza?











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