venerdì 27 settembre 2024


16/03/2017 17:27:04 - Manduria - Attualità

«Nella delibera del 28 febbraio scorso non c’è traccia degli emendamenti che prevedevano il salvataggio della Nefrologia e la riapertura dell’Ostetricia»

«Alla base del riordino ospedaliero, varato dalla Regione Puglia, avrebbe dovuto esserci un piano di rientro necessario per ripianare il deficit di gestione, al fine di razionalizzare la spesa. Invece si è deciso di aprire i servizi, già esistenti al “Giannuzzi”, negli ospedali di Martina Franca e Castellaneta, spendendo tantissimi soldi della collettività. Qualcuno mi può spiegare qual è il risparmio che si produrrà alle casse regionali con questa manovra?».
Leo Girardi, capogruppo della lista omonima, interviene sul tema dei tagli previsti per la sanità e in particolare per il “Giannuzzi”.
«In una recente conferenza, alla quale hanno partecipato alcuni consiglieri regionali, è stato fatto cenno alla presentazione di alcuni emendamenti, che avrebbero consentito al “Giannuzzi” di salvare la Nefrologia e di ottenere l’Ostetricia. Di questi emendamenti, però, non c’è alcuna traccia nella recente delibera approvata dalla giunta regionale. Per me contano i documenti e non le parole. Hanno prevalso le logiche di campanile, che hanno finito per penalizzare, ancora una volta, il territorio di Manduria.
Ci siamo ritrovati, quindi, con un ospedale di base, pur avendo requisiti e servizi (come ad esempio la Rianimazione), per essere di primo livello. Stranamente, sono stati premiati altri ospedali che non hanno gli stessi servizi del “Giannuzzi”, ma ora si spenderanno milioni di euro per realizzarli ex novo. Alla faccia del risparmio..».
Girardi è pessimista per il futuro dell’ospedale manduriano.
«Se le premesse sono queste, non si può essere certamente ottimisti» prosegue Girardi. «La Ginecologia non sarà mai più riaperta. Anche Emiliano, in Fiera, ha ricordato che il requisito per mantenere aperta la Ginecologia è il raggiungimento del traguardo dei 1.000 parti. Ma se in tutta la provincia di Taranto, lo scorso anno, vi sono stati 1.700 parti, come si potrebbe giustificare la riapertura della Ginecologia a Manduria?
Essendo un ospedale di base, poi, perderemo tutte le strutture complesse. Non è un caso se sono stati sospesi i concorsi per primari della Direzione Sanitaria e della Cardiologia. Mancano i primari di Radiologia e Rianimazione. Infine, quando i relativi primari andranno in pensione, perderemo anche le strutture complesse di Ortopedia, Chirurgia e Medicina.
Sono scettico sull’apertura dei nuovi servizi, quali Oncologia e Pneumologia, rispettivamente con 5 e 10 posti letto. Con un numero così esiguo, questi servizi, che comunque necessiterebbero di una equipe medica e infermieristica completa, sarebbero antieconomici.
Si assegnano, poi, 32 posti letto alla Medicina, anche se gli spazi di quel reparto ne possono contenere non più di 22 o 24. Forse sono stati dati dei numeri a caso? Inoltre, vanno via delle professionalità, che non vengono sostituite. E, così, il “Giannuzzi” va depauperandosi
Scelte incomprensibili. O, meglio, si comprendono se si tien conto che il nostro territorio non è tutelato da nessuno da decenni: stiamo diventando la pattumiera della Puglia, non si bonifica la discarica di contrada “Cicci”, l’ospedale viene ridimensionato, per il depuratore si sta profilando un’altra beffa..».










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