venerdì 27 settembre 2024


19/03/2017 10:42:33 - Manduria - Attualità

Lo farà oggi pomeriggio, nel corso della trasmissione “L’Arena”, condotta da Massimo Giletti

Romina Power torna a parlare del depuratore consortile di Manduria e di Sava. Lo farà oggi pomeriggio, nel corso della trasmissione “L’Arena”, condotta da Massimo Giletti. Oltre a confrontarsi su tematiche che fanno da sempre audience (il suo legame, non solo artistico, con Al Bano, ad esempio), la Power richiamerà nuovamente l’attenzione dell’opinione pubblica su un progetto che potrebbe deturpare uno dei tratti più belli della costa jonico-salentina, peraltro da anni frequentato dall’artista di origini statunitensi.
Com’è noto, Romina Power è stata insignita, qualche anno fa, della cittadinanza onoraria da parte del Comune di Avetrana proprio per questo suo impegno a favore della difesa del tratto di mare di contrada Specchiarica.
Sulla vicenda interviene, intanto, Francesco Di Lauro, presidente dell’associazione culturale “Azzurro Ionio”.
«Sia la maggioranza dei cittadini avetranesi e manduriani a decidere dove collocare il depuratore» è la tesi di Di Lauro. «Il sindaco Massafra sostiene che il depuratore “darà sempre fastidio ai proprietari dei terreni vicini”? Ricordiamo al nostro volitivo primo cittadino che le motivazioni forse riguardano ben altro, a partire dallo sfascio della fascia pre-costiera ancora integra tra San Pietro e la tarantina, con la costruzione di cinque ettari di vasche in cemento piene di liquami “semilavorati”, più altre vasche e relativi fetori nel cuore dei querceti Rosamarina e Cuturi. Per non dire del profumo su San Pietro a tramontana (ma anche questo sarà un profumo di qualità da offrire ad un “turismo di qualità” del resto).
I motivi della protesta riguardano anche lo spreco di risorse pubbliche per pagare “servizi” non realizzabili (perchè non fate prima la rete nelle marine e poi un depuratore che sia veramente tale?); ragioni di contrarietà che riguardano il metodo e il costume politico, il solito, per cui qualche testa d’uovo decide e poi impone a tutti, mai il contrario. Riguarda “lo stile” del sindaco di Sava: “brinda” al progetto senza farsi scrupolo di millantare meriti sulla pelle e sul territorio degli altri. Progetto che, se tutto filasse liscio, sarà completato forse tra 15 anni. Senza neanche chiedersi se per caso accettare la proposta di un depuratore costruito e gestito da un pool di aziende private, per Sava come per Manduria, realizzabile in circa tre/quattro anni.
Sindaco Massafra, ci faccia sognare: sposti il progetto, anche strutturalmente pessimo così com’è, nei tredici ettari comunali di Bagnolo».










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