martedì 12 novembre 2024


23/03/2017 14:50:36 - Provincia di Taranto - Attualità

Fabrizio de Castro, agronomo e noto esperto in politiche agricole, non ha dubbi: «Ormai per “entrare” in molti mercati esteri ad alto valore aggiunto, penso alla Germania o all’Inghilterra in Europa, ma soprattutto agli Stati Uniti e al Canada, disporre di una produzione biologica è diventato quasi in prerequisito»

 
 
Fabrizio de Castro, agronomo e noto esperto in politiche agricole, non ha dubbi: «Ormai per “entrare” in molti mercati esteri ad alto valore aggiunto, penso alla Germania o all’Inghilterra in Europa, ma soprattutto agli Stati Uniti e al Canada, disporre di una produzione biologica è diventato quasi in prerequisito, perché da parte dei consumatori c’è sempre una maggiore richiesta di prodotti agricoli biologici, soprattutto di vino prodotto seguendo determinate procedure e utilizzando uve coltivate secondo standard ben precisi. Molte aziende agricole, anche sul territorio pugliese, hanno capito che questa è la strada da seguire e stanno utilizzando i numerosi strumenti a loro disposizione per convertirsi al biologico, forme di sostegno che trovano sempre più successo».
Fabrizio de Castro è stato uno dei relatori dell’interessante incontro sul tema “Il vino biologico e il mercato: certificazione e prospettive future”, tenutosi ieri, mercoledì 22 gennaio, presso Masseria Feudo Croce, in contrada Civitella a Carosino.
Hanno partecipato all’iniziativa molti agricoltori e rappresentanti di aziende agricole del territorio, un parterre che ha seguito con attenzione e interesse i lavori moderati dal “padrone di casa”, l’imprenditore Andrea Tinazzi della Cantine San Giorgio, che nell’occasione ha annunciato che la sua azienda è intenzionata a operare notevoli investimenti sulla produzione biologica.
Di ampio respiro l’intervento di Luca Lazzàro, presidente del Gal Magna Grecia e di Confagricoltura Taranto, che ha illustrato l’innovativo “Eco Distretto” la cui realizzazione è prevista nel Piano d’Azione Locale del Gal “Magna Grecia”.
È un progetto che tende a riunire in un’unica filiera le aziende agricole, commerciali e turistiche del territorio che mettono al primo posto nelle loro produzioni la ecosostenibilità, aziende che lavorano nel rispetto della natura e che intendono così presentare le proprie produzioni, quelle vitivinicole in primis, la propria storia e la propria filosofia produttiva.
L’Eco Distretto del Gal Magna Grecia è strutturato per creare e sostenere tale filiera con una serie di azioni, dallo start up di aziende innovative all’assistenza nell’individuazione delle risorse, volte ad accompagnare le aziende agricole nella conversione al biologico e poi a sostenerle, insieme a quelle già convertite alle produzioni ecosostenibili, nell’azione di marketing e di promozione per raggiungere i mercati e intercettare la crescente domanda di prodotti biologici dei consumatori.
Mino Fabbiano, Ssndaco di San Giorgio Jonico e consigliere del Gal Magna Grecia, ha spiegato che, dopo che negli ultimi lustri i mercati hanno premiato sempre più i vini di alta qualità, tanto che oggi è disponibile una vasta scelta di prodotti di assoluta eccellenza enologica, recentemente si sta sviluppando esponenzialmente la richiesta di vini biologici, una vera e propria “rivoluzione 3.0” del settore destinata a contrassegnare sempre più la domanda dei mercati nazionali ed esteri. Per questo Mino Fabbiano ha invitato i numerosi rappresentanti delle aziende agricole presenti a cogliere l’importante opportunità rappresentata dall’EcoDistretto del Gal Magna Grecia, per mettere al centro le produzioni biologiche e non farsi trovare impreparati in futuro.











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