lunedì 30 settembre 2024


04/12/2009 10:25:09 - Manduria - Attualità

“Sull’agricoltura c’è il disinteresse più completo”

Lo fa rilevare la Cia, Confederazione Italiana Agricoltori, di Taranto, che aggiunge: “Non è solo il governo ad essere sordo al grido d’allarme che viene da molto tempo dal settore, poiché anche da parte dei partiti politici non sembra esserci la dovuta attenzione. Se si escludono alcuni parlamentari, ai quali va il nostro più vivo ringraziamento, che si stanno impegnando per cercare di dare risposte valide alle esigenze dei produttori, sulla drammatica emergenza agricola sembra calato il silenzio più assoluto. Non si è, purtroppo, compresa la gravità della situazione, con aziende che chiudono e con altre che sono sempre più sull’orlo del tracollo.

La Cia di Taranto puntare l’indice, in piena discussione della legge finanziaria alla Camera, e insiste sulla necessità di introdurre misure concrete nella manovra economica per il 2010 e soprattutto sull’esigenza di dichiarare lo stato di crisi del settore e di convocare urgentemente il Tavolo agroalimentare a Palazzo Chigi.
I problemi non sono soltanto, pur importanti, dello stabilimento di Termini Imerese della Fiat; non si possono incontrare unicamente la Confindustria e i sindacati dei lavoratori dipendenti. Ci sono anche i problemi di migliaia di famiglie che vivono di agricoltura. È una realtà che in molti, in troppi, sottacciono.
Il governo, finora, si è limitato agli annunci e alle promesse, puntualmente, non mantenute. Sono state prese misure del tutto insufficienti per dare un vero sostegno alle imprese agricole. Nella finanziaria approvata a settembre scorso dal Consiglio dei Ministri sono state addirittura tagliate risorse per oltre 550 milioni di euro. Poi, durante l’iter parlamentare, sono stati introdotti interventi (è il caso del Fondo di Solidarietà per le calamità naturali e per la proroga al 31 luglio 2010 della fiscalizzazione degli oneri sociali per le zone svantaggiate e di montagna), i cui finanziamenti vengono da altre ‘voci’ già destinate al settore. Il classico gioco delle tre carte.
Tuttavia, anche le forze politiche hanno grandi responsabilità.
“Abbiamo ricevuto in questi mesi solo attestati di solidarietà che, però, non si sono tradotti in nulla di concreto – lamenta la Cia di Taranto –  Se si esclude l’azione meritoria svolta da alcuni parlamentari, sia di maggioranza che di minoranza, dal fronte partitico c’è stata una scarsissima considerazione dei gravissimi problemi delle imprese agricole. Quello che rammarica di più è il fatto che quando ci sono questioni (indubbiamente anche rilevanti) relative ad altri settori produttivi, da parte dei partiti c’è una piena mobilitazione. Si fanno azioni parlamentari, si promuovono iniziative di ogni genere. Se si parla, invece, di agricoltura, l’attenzione scende in maniera verticale. Per questo motivo renderemo ancora più forte ed incisiva la nostra mobilitazione con iniziative, anche con altre organizzazioni, sull‘intero territorio nazionale”.
E con l’occasione la Cia di Taranto rinnova l’appello affinché governo e partiti guardino all’agricoltura con un occhio diverso rispetto al passato. Bisogna intervenire in fretta, altrimenti si può aprire per moltissime imprese agricole una fase di non ritorno. E gli effetti saranno devastanti per l’intera economia della nostra provincia di Taranto.
Intanto continuano i presidi della Cia con trattori nei comuni di Avetrana, Sava, Manduria, Grottaglie e Torricella.
 










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