venerdì 27 settembre 2024


01/04/2017 07:51:36 - Manduria - Attualità

«Gli stabilimenti balneare posizionati a poche decine di metri dalla zona umida della salina dei Monaci, con la loro attività, producono sicuramente un disturbo che altera le condizioni di vita di specie rare»

Legambiente Manduria, Archeoclub Manduria e Rotary Club Manduria scrivono al Servizio Tutela e Valorizzazione del Paesaggio della Regione e alla Soprintendenza alle Belle Arti e al Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto per esprimere «la preoccupazione in merito ai progetti di stabilimenti balneari (a nome Di Lauro Maria Grazia e Antonica Barbara) che si vorrebbero realizzare nelle Riserve Regionali del Litorale Tarantino Orientale e precisamente presso la Salina dei Monaci di Torre Colimena».
In un articolato documento, le tre associazioni fanno notare come l’area sia «interessata da ben 11 componenti del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (sia Beni Paesaggistici che Ulteriori Contesti) a testimonianza di un elevatissimo valore paesaggistico, culturale, naturalistico, geologico, incompatibile con la realizzazione di uno stabilimento balneare».
Elementi di contrasto che vengono analiticamente indicati.
«In quell’area non è ammissibile la realizzazione di qualsiasi nuova opera edilizia (fatta eccezione per le opere finalizzate al recupero/ripristino dei valori paesistico/ambientali), la realizzazione di recinzioni che riducano l’accessibilità alla costa e la sua fruibilità visiva e l’apertura di nuovi accessi al mare che danneggino le formazioni naturali rocciose o dunali; l’eliminazione dei complessi vegetazionali naturali che caratterizzano il paesaggio costiero o lacuale. Bisogna altresì evitare il taglio a raso nei boschi se non disciplinato dalle prescrizioni di Polizia Forestale; favorire le specie spontanee; promuovere la conversione ad alto fusto; devono inoltre essere coerenti con il mantenimento/ripristino della sosta e della presenza di specie faunistiche autoctone».
Facilmente deducibili, pertanto, le conclusioni cui arrivano Legambiente Manduria, Archeoclub Manduria e Rotary Club Manduria.
«Gli stabilimenti balneare posizionati a poche decine di metri dalla zona umida della salina dei Monaci, con la loro attività, producono sicuramente un disturbo che altera le condizioni di vita di specie rare e protette quali, fratino, fenicottero, cavaliere d’Italia. Per la loro realizzazione sono necessarie una serie di opere vietate dalla legge dell’area protetta.
E' da rilevare, infine, che per l’intervento di realizzazione dello stabilimento balneare è necessario acquisire la Valutazione di incidenza e il parere della Soprintendenza rientrando l’area nel bene paesaggistico decretato».











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