venerdì 27 settembre 2024


01/04/2017 08:23:02 - Manduria - Attualità

«La protesta dei proprietari delle abitazioni e delle strutture ricettive dell’area del sito del depuratore sono comprensibili, ma la delocalizzazione dell’impianto appare di difficile realizzabilità essendo stata già aggiudicata la gara d’appalto»

«In riferimento al depuratore consortile Manduria-Sava-Marine, il Comitato Noscaricoamare ha preso atto della proposta depositata al comune di Manduria relativa alla variante progettuale che prevede la massima depurazione dei reflui di cui al D.M. 185/2003, il loro stoccaggio ai fini del riuso plurimo, il recapito finale al suolo mediante vasca vegetata sperdente e nessuna forma di scarico a mare né in battigia e né in condotta.
Tutto ciò in linea con la proposta unitaria presentata, nel dicembre 2014, in Regione Puglia, a firma dei sindaci Roberto Massafra di Manduria e Mario De Marco di Avetrana. Per iniziativa dell’attuale Amministrazione comunale di Avetrana, di partiti politici e di alcuni organi d’informazione, la proposta di cui sopra è stata rimessa in discussione in particolare per quanto riguarda il sito di imposta del depuratore di cui viene chiesto lo spostamento in altra località a tutt’oggi ignota. Tale proposta ha trovato un notevole consenso, del tutto scontato e comprensibile da parte della popolazione di Avetrana e dei vari proprietari di case e strutture ricettive che non accettano la presenza del depuratore in loro prossimità.
Dal momento che il Comitato ritiene questa nuova richiesta non coincidente con l’obiettivo principale di salvaguardia del mare e contemporaneamente di difficile realizzabilità essendo stata già aggiudicata la gara d’appalto, esprime la sua preoccupazione per queste iniziative che potrebbero inficiare i risultati sino ad oggi ottenuti su cui c’è assoluta fermezza».
 
I coordinatori del Comitato Noscaricoamare
Rino Giangrande
Pasquale Greco










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