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10/06/2017 07:04:09 - Salento - Attualità

La Regione vuole evitare le sanzioni della Ue

Ricominceranno nei prossimi giorni le eradicazioni dei 586 ulivi colpiti da xylella fastidiosa individuati fra Oria e Francavilla Fontana. La Regione Puglia vuole portare risultati concreti alla riunione del Comitato fitosanitario dell'Unione europea, prevista per il 20 giugno, per scongiurare il rischio che venga riavviata la procedura di infrazione comunitaria sospesa a febbraio.
Le operazioni più incisive devono essere effettuate nella zona 'di contenimento', la striscia larga 20 chilometri dal mar Ionio all'Adriatico, che va da Manduria a Carovigno, passando per Maruggio, Oria, Francavilla, San Vito dei Normanni. Gli alberi da eradicare sono poco più di 800, alcuni dei quali secolari, in un intreccio di norme contrastanti, che lascia spazio a opposizioni e ricorsi.
L'Ue ha imposto di eliminare tutti gli ulivi colpiti da xylella mentre la Regione Puglia, nella legge in vigore dal 115 aprile, salva i monumentali, disponendo che vengano coperti con delle reti per evitare il contagio delle piante circostanti. Al contrasto normativo si aggiunge l'incertezza sul numero di ulivi millenari presenti nella zona di contenimento, considerato che il censimento regionale in vigore (risalente al 2007) è lacunoso mentre quello nuovo è in fase di realizzazione.
Le carenze del censimento degli ulivi sono venute alla luce circa un mese fa, quando ad alcuni proprietari di terreni in contrada Frascata a Oria sono state notificate ordinanze di abbattimento di alberi vecchi di centinaia di anni. Qualche contadino ha eseguito gli ordini della Regione (in totale sono una decina i secolari eliminati su circa 300 eradicati) mentre altri proprietari - sostenuti dagli attivisti del Popolo degli ulivi - Presidio Oria resiste - si sono opposti agli abbattimenti, salvando diversi "giganti".
Esposti sono stati presentati alla Procura di Brindisi e alla prefettura, proprio in virtù dell'esistenza della legge regionale che tutela le piante monumentali. Al sindaco di Oria, Cosimo Ferretti, è toccato il compito di mediare fra la volontà degli agricoltori di difendere il paesaggio e la necessità di rispettare la legge. "In passato la gente di Oria ha condotto battaglie ferme per proteggere gli ulivi - ha ricordato - arrivando fino alla Corte di giustizia europea, ma l'Unione è sempre stata irremovibile. Adesso bisogna cercare di contenere i danni, sacrificando i pochi alberi malati per salvarne migliaia sani".
Il territorio di Oria rientra sia nella zona infetta (che comprende l'intera provincia di Lecce e parte di quella di Brindisi) in cui non sono più previste eradicazioni sia in quella di contenimento, i 20 chilometri in cui fare tabula rasa di piante malate. Le piante da eradicare sono un numero comunque limitato rispetto alle migliaia presenti e la speranza è che i tagli servano a uscire dall'incubo xylella. Dalla settimana prossima saranno effettuate eradicazioni coatte, nei terreni dei proprietari che non vogliono eseguire il diktat, alle quali il popolo degli ulivi ha già preannunciato di volersi opporre.
 
Fonte: rete










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