lunedě 23 settembre 2024


16/12/2008 19:43:11 - Provincia di Taranto - Politica

Verso l’approvazione all’unanimità?

 
Tutti d'accordo nell'aula del consiglio regionale pugliese sui principi che hanno ispirato il disegno di legge in discussione che mira a ridurre progressivamente le emissioni di diossina in atmosfera nel territorio della Puglia. La maggioranza di centrosinistra, che ha proposto il provvedimento, e l’opposizione di centrodestra salutano positivamente il varo del disegno di legge che porta la firma della giunta guidata da Nichi Vendola.
Ancora incerto, però, il voto del centrodestra: i consiglieri tarantini dei gruppi del Pdl voteranno sicuramente a favore del provvedimento, gli altri sembrano orientati a subordinare il voto favorevole all’approvazione di alcuni emendamenti che hanno presentato. I più importanti, per il centrodestra, sono quelli che stabiliscono: il limite di emissione in atmosfera della diossina di 0,4 ng a partire dal 31 dicembre 2009; la costituzione di un comitato di sorveglianza e vigilanza (composto da sette esperti in materia ambientale, tra cui due rappresentanti di associazioni ambientaliste); la predisposizione da parte del coordinatore del comitato di una relazione da presentare al consiglio regionale ogni 60 giorni; le autorizzazioni e i pareri sui nullaosta da approvare entro sette giorni dalla presentazione della richiesta; tre milioni di euro da stanziare ogni anno in favore della Asl di Taranto per potenziare l'attività di prevenzione e l’utilizzazione da parte della giunta regionale di finanziamenti Por per opere e infrastrutture per la bonifica della città di Taranto. Se non saranno approvati almeno alcuni di questi emendamenti, il centrodestra ne ha pronti e già presentati all’ufficio di presidente altri 110. “Una pistola alla tempia – li ha definiti Arcangelo Sannicandro (Prc) – nei confronti della maggioranza”. In precedenza dubbi sulla “tenuta” del disegno di legge erano stati espressi in aula da Nicola Tagliente (Fi): “Rischia - ha detto – di essere demagogico e inefficace perchè potrebbe essere incostituzionale, perchè la materia è di competenza esclusivamente dello Stato”.
E perchè – è stato chiesto dall’opposizione – questo ddl arriva in aula dopo ben tre anni e mezzo di governo? “Quando ci sono interessi del territorio – ha risposto Luciano Mineo (Pd) – non c'è teatrino della politica. Questo ddl dobbiamo sentirlo nostro perchè è il frutto dell’intero consiglio regionale. E l’accelerazione è avvenuta quando ci siamo resi conto che c'erano dei ritardi da parte della grande industria e il presidente Vendola ha saputo cogliere il grande fermento che giungeva dalla città di Taranto”. Il ddl – secondo Antonio Scalera (Udc) è “un vero e proprio atto di civiltà”. “Voglio chiarire – ha aggiunto – a nome del nostro partito, che il voto favorevole dell’Udc non deve essere considerato come un atto contro qualcuno ma è un’assunzione di responsabilità volta a tutelare la salute dei cittadini”.
Antonio Buccoliero (Udeur) ritiene il ddl “una pietra miliare, un regalo che il legislatore intende lasciare per il futuro, una eredità positiva sulla quale si potrà costruire un futuro migliore per Taranto, ma non solo”. Una legge che, dunque, “deve essere approvata all’unanimità” anche perchè “attesa da anni – ha sottolineato Gianfranco Chiarelli (La Puglia prima di tutto) – dalla comunità ionica e tarantina”. Un disegno di legge – ha aggiunto – “rispetto ad una problematica di impatto ambientale che andava affrontata prima”. “Una buona azione politica – ha detto Cosimo Borraccino (Pdci) – deve avere come punto di riferimento le esigenze della gente, avvertire le richieste che partono dal basso ed interpretarle, per poterle poi soddisfare”. “Questa non è una legge – ha sottolineato Paolo Costantino (Pd) – che riguarda solo la città di Taranto, è una legge che riguarda tutta l’Italia e anche l’Europa e che produrrà benefici per tutti. La quantità complessiva di diossina che in un anno viene emessa nell’aria di tutta l’Europa è di 800 grammi, di questi 71 provengono dall’Ilva. Questo vuol dire che l'Ilva contribuisce ad emettere diossina in tutta Europa per una percentuale pari all’8.8% e in tutta Italia per una percentuale pari al 30.6 (concentrata naturalmente a Taranto e a Brindisi). Noi – ha concluso oggi ci apprestiamo a ridurre l’emissione di diossina in tutta Italia del 16% e questo grazie a Vendola che ha voluto fortemente questa legge”.
Pietro Lospinuso (An), che ha espresso la volontà di attendere l’esito della discussione per esprimere il suo voto, ha detto che “la legge è una legge importante, che risponde ad una esigenza grave e reale ma che poteva essere formulata con più equilibrio” . “Auspico – ha anche detto – un compromesso tra le posizioni in campo: che da un lato si salvi tutte le esigenze legittime della popolazione e dall’altro l’avvenire di 20.000 famiglie, quelle dei lavoratori dell’Ilva”.
Donato Pentassuglia (Pd) ha definito il ddl “una legge importante che dà – ha detto – dignità ad un territorio e ad una regione che può far parlare molto di sè”.
Giuseppina Marmo (Pd) ha evidenziato: “Attendere una legge nazionale sulla questione mentre i nostri concittadini vengono sottoposti agli effetti devastanti della diossina è un lusso che non possiamo permetterci. Il ddl si pone all’avanguardia nel quadro nazionale ed europeo”. Donato Salinari (Fi) ha sottolineato che “nessuno vuole la chiusura dell’Ilva ma tutti sicuramente vogliono la ecosostenibilità. Questo ddl, dunque, può rappresentare un inizio”.










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