venerdì 27 settembre 2024


26/08/2017 08:10:26 - Manduria - Attualità

Ecco una lettera di un gruppo di residenti

«In data 23/08/2017 è stato effettuato un pronto soccorso arduo da parte del 118 chiamato, con codice rosso, per un intervento nella spiaggia libera di Punta Prosciutto, infatti, tutti i varchi di accesso erano ostruiti da presenza di autoveicoli e camper in sosta “selvaggia”.

Il paziente da soccorrere, dall’apparente età di 63 anni, originario di Altamura, portatore di “ sten cardiaco”, è deceduto, nonostante l’applicazione del massaggio cardiaco e del defibrillatore.

L’ambulanza, intervenuta sul posto, ha fatto salti mortali per arrivare tempestivamente, ma il disordine viario e la disorganizzazione, la mancanza delle istituzioni, hanno contribuito a determinare il tutto.

Come si fa a gestire una moltitudine di gente, oltre mille villeggianti, in queste condizioni!

Manca un coordinamento sanitario che possa prestare le prime cure, nonché l’istituzione del servizio c.d.“troppo pieno”, presente in altre località balneari che prevede una disponibilità minima di 4 mq per ombrellone. Nella zona interessata,  invece, erano piantati ombrelloni in maniera fittissima, tanto da non consentire il passaggio anche agli operatori sanitari.

Si rischia quotidianamente la tutela personale e quella igienico-sanitaria a causa dell’assenza delle istituzioni preposte, in modo particolare della Polizia Municipale del Comune di Porto Cesareo.

Ci si chiede se debba scapparci un altro morto per risvegliare le coscienze delle autorità competenti, più volte interessate e diffidate».











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