martedì 24 settembre 2024


28/08/2017 19:15:32 - Salento - Attualità

«In Puglia sono 6.057 i terreni sequestrati alle mafie»

Assegnare i terreni agricoli sequestrati alla criminalità organizzata ai giovani e alle cooperative che si occupano di agricoltura sociale: è la proposta di Coldiretti Puglia in risposta all’ipotesi del Viminale di assegnare i beni confiscati alle mafie per dare una risposta in caso di sgombero di edifici occupati.

«In Puglia sono 6.057 i terreni sequestrati alle mafie - dice il presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - il 20,4% dei 29.689 sparsi in tutta Italia, anche perché il processo di sequestro, confisca e destinazione dei beni di provenienza mafiosa si presenta lungo e confuso, spesso non efficace e sono numerosi i casi in cui i controlli hanno rilevato che alcuni beni, anche confiscati definitivamente, sono di fatto ancora nella disponibilità dei soggetti mafiosi. Così vengono sprecati tra i 20 ed i 25 miliardi di euro per il mancato utilizzo dei beni confiscati sulla base delle stime dall’Istituto nazionale degli amministratori giudiziari (Inag)».

«In Puglia, dunque, vanno inutilmente in fumo - aggiunge - tra l’1,9 e i 2,37 miliardi di euro a causa di inadempienze, procedure farraginose, lungaggini burocratiche. I criminali che non vengono sgomberati dagli immobili godono persino del vantaggio di non dover pagare le tasse sul bene, poiché sequestrato. Senza dimenticare che i beni di fatto non riutilizzati, anche quando non sono più direttamente a disposizione dei soggetti mafiosi, comunicano all’esterno il permanere del loro controllo sul territorio». «Sarebbero, invece, strumenti di avvio e consolidamento delle attività agricole, gestite da giovani agricoltori e dalle cooperative che si occupano attivamente di agricoltura sociale», conclude Cantele.











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