martedì 24 settembre 2024


06/09/2017 10:25:35 - Salento - Attualità

Ecco il quadro attuale nelle Asl

Probabilmente servirà una delibera di giunta, per definire meglio i requisiti necessari all’iscrizione nell’albo dei direttori generali. Il procedimento è infatti aperto da oltre un anno. Proprio la mancanza di questi nuovi elenchi ha finora frenato il giro di valzer nelle aziende sanitarie pugliesi. Ma il tempo stringe e le decisioni vanno prese: anche perché, a due anni dall’insediamento, Michele Emiliano governa ancora la sanità con la gran parte dei manager scelti da Vendola.

Le novità saranno importanti, una volta che si riuscirà ad avere l’elenco degli idonei. La commissione valutatrice ha infatti espresso dubbi sul possesso dei requisiti da parte di due direttori in carica, Stefano Rossi (Taranto) e Giuseppe Pasqualone (Brindisi), che lo scorso anno hanno pure incassato il premio di risultato. Ancora più drastica la situazione per i Policlinici (c’è un elenco a parte):al momento nell’elenco degli idonei c’è un solo pugliese. Ecco perché gli uffici dell’assessorato alla Salute diretti da Giancarlo Ruscitti stanno lavorando ad una delibera interpretativa. Poi, via alle nomine.

La novità più importante sembrerebbe la fine del mandato di Vitangelo Dattoli al Policlinico di Bari. Verrà avvicendato dopo oltre dieci anni: al suo posto dovrebbe arrivare un manager «straniero», proveniente da fuori Puglia. Ne è stato tracciato il profilo ma manca il nome o, se c’è, viene tenuto coperto per non bruciarlo. Un esterno è destinato anche al «Giovanni XXIII», l’ospedale pediatrico di Bari che dal 1° gennaio sarà azienda ospedaliera autonoma. La decisione non è una bocciatura di Dattoli (in scadenza a novembre) cui anzi potrebbe essere offerta la direzione generale dei «Riuniti» di Foggia, ugualmente prestigiosa. Ma - è il ragionamento - dopo dieci anni un ciclo importante si è concluso: e adesso serve quello scatto di reni che possa collocare il Policlinico nell’alveo dell’eccellenza.

Più certo appare l’avvicendamento alla Asl di Lecce. Al direttore generale Silvana Melli è stata offerta una nomina presso l’Aress (rifiutata). La Melli è appena entrata in procedura di valutazione di metà mandato, quindi mandarla via non è semplice: per questo si cerca un accordo. Alla guida della Asl di Lecce (e con la sponsorizzazione dell’assessore Totò Negro) punta Ottavio Narracci, oggi alla Asl di Barletta, dove potrebbe andare (per riavvicinarsi a casa) proprio Pasqualone. A Taranto si va verso la conferma di Rossi (che è dipendente Asl e quindi, in caso contrario, tornerebbe al suo mestiere di dirigente), e in questo schema anche alla Asl di Bari verrebbe confermato Vito Montanaro: ha dalla sua, tra l’altro, il fatto di aver chiuso un bilancio con il parere positivo dei revisori. Non accadeva da secoli. Un problema serio c’è al «De Bellis» di Castellana, oggi retto dal commissario Tommaso Stallone. Il secondo Irccs barese non ha difficoltà per i bilanci, ma è nel mirino del ministero: se non ci sarà una sterzata, rischia di perdere la qualifica di istituto di ricerca. Dunque serve qualcuno capace di garantire lo sprint.











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