martedì 24 settembre 2024


10/09/2017 09:20:35 - Salento - Attualità

La proposta andrà alla conferenza Stato-Regioni. L’assessore all’Istruzione: «Oggi scuole come forni e limitazioni al turismo»

La Regione Puglia capofila di un progetto nazionale per rinviare l’inizio dell’anno scolastico. Mentre le campanelle si preparano a suonare (in alcune zone del Nord hanno già suonato), l’assessore all’Istruzione Sebastiano Leo rilancia sulla mozione-proposta del consigliere regionale, Gianni Stea per una rimodulazione del calendario scolastico che «salvi studenti e docenti da istituti che anche a settembre possono essere dei forni, e soprattutto possa dare un contributo concreto alla tanto decantata destagionalizzazione turistica».

Idea che Leo condivide pur ammettendo le difficoltà di far conciliare il tutto con «l’indotto della scuola, mense, trasporti pubblici eccetera e con il rispetto del monte ore previsto a livello nazionale». Ma prende due impegni: il primo riguarda l’anno scolastico 2018/19, «metteremo attorno ad un tavolo tutti i soggetti interessati per vedere se ci sono margini di accordo. Il secondo è di più ampio respiro: «Nelle prossime settimane - spiega Leo - porterà in IX commissione della Stato-Regioni la proposta di far slittare a fine settembre l’apertura delle scuole a livello nazionale. Il Sud Italia ne guadagnerebbe notevolmente potendo contare, in un mese in cui di solito le condizioni meteo sono ancora buone, di un notevole afflusso di turisti dalle regioni del Nord. Ma condivido quanto messo nero su bianco da Stea: già muovendoci in Puglia avremmo dei notevoli vantaggi».

Stea dal canto suo assicura di voler andare fino in fondo. La mozione verrà discussa già nel prossimo consiglio regionale. «Mentre le spiagge si stanno velocemente svuotando e migliaia di studenti in tutta la regione tra breve saranno costretti ad estenuanti bagni di sudore in istituti scolastici diventa sempre più necessario provvedere a ridisegnare il calendario scolastico. In alcuni Istituti pugliesi le aule sono aperte praticamente dal 9/10 settembre, una situazione assurda per una regione del Sud, dove la bella stagione di solito si protrae fino alla fine di settembre. Una situazione che inoltre danneggia studenti e allo stesso tempo l’economia del turismo costretta a stagionalizzare sempre di più, accorciando di fatto i mesi di lavoro. Basterebbe spostare in avanti l’apertura dell’anno scolastico e recuperando le – poche – ore perse, per esempio anche con brevi rientri pomeridiani nel corso dell’inverno». Stea infine sollecita l’amminstrazione regionale guidata da Michele Emiliano a dare priorità al provvedimento. «Purtroppo – aggiunge – temo che in mancanza di atti urgenti, anche questa volta saremo tutti d’accordo su questo provvedimento, ma non se ne farà nulla, sancendo di fatto la fine della lunga estate mediterranea al 15 settembre, ovvero quasi in pieno solleone».

Parole che l’assessore Leo condivide in pieno. «Dall’anno prossimo faremo di tutto affinche si passi dalle parole ai fatti concreti, anche studiando in accordo con le parti interessati modalità per “allungare” le ore scolastiche durante la mattina o per rimediare al calendario più corto con alcuni rientri pomeridiani».











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