venerdì 27 settembre 2024


13/09/2017 08:27:59 - Manduria - Attualità

«Ho assunto un impegno con gli elettori: è quello di amministrare sino al 2018. Impegno che potrò rispettare se mi sarà consentito dai consiglieri, che sono liberi di determinare l’autoscioglimento, assumendosi le responsabilità dell’atto»

E’ il laconico commento del sindaco Roberto Massafra all’evoluzione della situazione politico-amministrativa della città messapica. La decisione di Alternativa Popolare, unico partito che non è mai stato in maggioranza in questa consiliatura, di dichiarare concluso il “percorso condiviso” con l’Amministrazione dopo la conferenza dei servizi sulla bonifica della discarica “Cicci” (prevista per oggi), rende ancora più incerta la tenuta della coalizione che è alla guida di Manduria.

«Non ho parlato direttamente con Luigi Morgante» prosegue ancora Massafra. «Non conosco bene quali siano le sue reali determinazioni. Le mie sensazioni? Non sono né ottimista, né pessimista. Vado avanti. Saranno i consiglieri a decidere le sorti della consiliatura. Io non ho alcuna possibilità di impedire lo scioglimento del consesso».

La posizione di Morgante e del suo partito è probabilmente legata alle possibilità di accordi in vista delle nuove elezioni Comunali, che, in ogni caso, si terranno nella prossima primavera. Sostenere, infatti, che il percorso sul depuratore e sulla bonifica della discarica di contrada “Cicci” si già esaurito è quanto meno azzardato. Per il depuratore, infatti, vi è ancora un passaggio fondamentale: il nuovo progetto (quello che non prevede più la condotta sottomarina, per intenderci), dovrà necessariamente ritornare in Consiglio comunale. Dovrà essere vagliato, forse migliorato, prima di ottenere l’ok decisivo. Chiaramente a valutarlo, se non ci sarà più un Consiglio comunale, dovrà pensarci, in maniera molto più distaccata, il commissario prefettizio.

Lo stesso dicasi per il progetto della bonifica della discarica “Cicci”: dopo la conferenza dei servizi odierna, c’è da espletare tutto l’iter burocratico dell’aggiudicazione della gara.

Nel rispetto, in ogni caso, di questa nuova posizione assunta dal partito rappresentato in Consiglio da Marco Barbieri e da Lucia Calò, per mandare a casa Massafra e la sua Amministrazione servirebbe un’altra firma. Alle dieci apposte alla mozione di sfiducia rivolta al primo cittadino, potrebbero aggiungersi quelle dei due consiglieri di Alternativa Popolare. Si arriverebbe dunque a 12, ovvero una firma in meno del necessario.

Escludendo il blocco della coalizione di maggioranza (sindaco e 10 consiglieri), restano solamente Anna Maria De Valerio, consigliera indipendente che è subentrata, qualche settimana fa, al dimissionario Nicola Dimonopoli, e Federico Bentivoglio, uno dei quattro rappresentanti della Lista Girardi. Quest’ultimo sembra abbia espresso la volontà di far proseguire la consiliatura sino al termine naturale. L’ago della bilancia, in questo caso, sarebbe rappresentato da Anna Maria De Valerio.











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