lunedì 30 settembre 2024


12/12/2009 15:05:55 - Manduria - Attualità

Per la costruzione della nuova sede del “Giannuzzi”, si aspetta la firma della Regione dell’atto di indirizzo del project financing

 
«Avevo un ultimo impegno con l’ospedale di Manduria: quello della Rianimazione. Attendevo che il primario, il dott. Cacciapaglia, mi confermasse che l’organico è sufficiente per attivare questo fondamentale servizio. Ora che questa conferma è arrivata, posso avviare la gara per i lavori ancora necessari e per l’acquisto dei macchinari. Ho inserito, nel Bilancio del 2009, la somma per questo intervento: 3 milioni e mezzo di euro».
Il dott. Domenico Colasanto, incontrando i medici e, più in generale, il personale sanitario dell’ospedale “Giannuzzi” di Manduria, su invito della sezione locale di “Sinistra e libertà” (che ha promosso l’iniziativa), ha annunciato l’avvio della procedura di gara di un servizio che il nosocomio messapico attende da quasi 20 anni e per il quale, in passato, sono stati comprati più volte i macchinari necessari (che forse sono stati poi trasferiti altrove).
«Io ho usato una strategia diversa rispetto al passato» ha tenuto a specificare il dott. Colasanto. «Invece di acquistare prima le attrezzature e i letti, ho aspettato che ci fossero le condizioni per partire. Ora che c’è l’ok relativo all’organico, partiamo anche con la gara».
Assente l’assessore regionale Tommaso Fiore (in un primo momento annunciato, ma poi costretto al forfait per un improvviso impegno romano), il dott. Colasanto ha tracciato un consuntivo del suo operato da direttore generale.
«Ho rinnovato tutti i macchinari delle strutture sanitarie joniche» ha ricordato. «Certo, concordo che si tratta di ordinaria amministrazione. Ma non dimentichiamo che, al mio insediamento, vi erano macchinari che, mediamente, avevano 10-12 anni. Ho acquistato cinque Tac e, anche se ho bandito una gara che prevedeva il massimo risparmio, non ha vinto una azienda cinese o indiana, che si limita ad assemblare i pezzi, ma un’azienda altamente qualificata. Poi ho proceduto ad avviare i concorsi, che erano fermi da 8-9 anni. E qualcuno dovrà spiegarmi perché non si procedesse. Mi è stata rivolta l’accusa di aver “colonizzato” la sanità jonica: in realtà, sono solo tre i vincitori di concorso per primari non tarantini. E peraltro non sono neppure baresi… ».
Nessuna novità, invece, per la costruzione dei nuovi ospedali di Martina e Manduria.
«Attendo che la Regione firmi l’atto di indirizzo e poi procederemo con il bando per l’affidamento in project financing della costruzione dei due nuovi ospedali. Cosa daremo in cambio? Per 25 anni l’azienda che costruirà gli ospedali e fornirà i macchinari potrà gestire l’ausiliariato, la pulizia, il giardinaggio, il riscaldamento e altri servizi».
Da un paio di medici presenti, poi, sono emersi i timori che, con la costruzione del San Raffaele a Taranto, si avvii la privatizzazione della sanità. Il dott. Colasanto ha fugato ogni dubbio, sostenendo che la struttura sarà sempre pubblica perché realizzata con fondi pubblici. E al San Raffaele saranno convogliati i casi medici di alta complessità, mentre gli ospedali di periferia fungeranno da strutture di importanza intermedia.










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