lunedì 23 settembre 2024


06/11/2017 06:28:48 - Sava - Attualità

«Perché spendere 50mila euro per la progettazione del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti nella sola cittadina di Sava quando, invece, l’Aro 5 sta spendendo solo 33mila euro per la progettazione in tutti i comuni che vi aderiscono?»

 

«Perché spendere 50mila euro per la progettazione del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti nella sola cittadina di Sava quando, invece, l’Aro 5 sta spendendo solo 33mila euro per la progettazione in tutti i comuni che vi aderiscono? E perché il Comune di Sava ha scelto l’affidamento diretto, quando, al contrario, l’Aro 5 ha optato per la gara pubblica?».

Sono alcuni dei quesiti che il movimento civico “Uniti per Sava” pone al sindaco Dario Iaia e alla sua Amministrazione.

«Nel febbraio del 2018 scadrà il contratto con la ditta Igeco relativo alla raccolta dei rifiuti differenziati porta a porta» è la premessa del movimento “Uniti per Sava”. «Nel 2011, quando fu espletata la vecchia gara d’appalto, l’allora Amministrazione guidata da Aldo Maggi spese circa 14mila euro per l’incarico tecnico finalizzato alla progettazione del servizio. In quell’anno, l’opposizione, con in testa l’attuale sindaco Iaia, manifestò la propria indignazione e protestò per quello che definì “uno spreco di denaro pubblico”.

Nel 2012 vi furono le elezioni e il cambio alla guida del paese. La nuova Amministrazione Iaia firmò il contratto con l’azienda, con termini e condizioni già fissate nel bando 2011».

Quel contratto è ora in scadenza e l’Aro 5 (che comprende i comuni di Manduria, Avetrana, Fragagnano, Leporano, Luzzano, Maruggio, Pulsano, Torricella e, anche, Sava) non ha ancora espletato la gara per l’individuazione del gestore unico.

Il contratto prevede quale scadenza il 28 febbraio 2018.

«L’incarico per la progettazione del servizio in tutto l’ambito è stato affidato dall’Aro 5 mediante gara pubblica, per l’importo di circa 33.000 euro, con un ribasso del 30% sulla base d’asta» fa notare “Uniti per Sava”. «Ma poiché l’iter procedurale dell’Aro non si è ancora concluso e poiché a Sava il contratto è in scadenza, si impone una nuova gara, il cui vincitore espleterà il servizio sino al momento in cui l’Aro avrà individuato il gestore unico.

Ci chiediamo, però, perché il Comune di Sava ha scelto di individuare il tecnico progettista attraverso l’affidamento diretto? Perché pagare tanti soldi (circa 50mila euro), quando il servizio potrebbe durare anche pochi mesi? Come mai Iaia ha deciso di affidare quest’incarico, quando, invece, nel 2011 gridava allo scandalo?

Sono davvero tante le differenze tra lo schema utilizzato per la gara del 2011 rispetto a quello che ci interesserà nel 2018?

Perché, infine, non affidare l’incarico ad un tecnico comunale?».











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