«Duole rimarcare che le considerazioni di “Fratelli d’Italia” relative all’operato in generale della sezione di Manduria di Archeoclub d’Italia e, in particolare, del suo incontro con la commissaria di governo, Francesca Adelaide Garufi, contengono un tono inutilmente aggressivo e inopportunamente offensivo»
La sezione di Manduria di Archeoclub replica, con fermezza, alle “considerazioni” di “Fratelli d’Italia”, che ritiene offensive.
«Sono risultate offensive nei confronti di chi da oltre trenta anni opera a Manduria per il bene della collettività, non avendone ricavato vantaggi di alcun genere, sempre cooperando con le istituzioni e spesso colmandone le carenze, avendo come obiettivo la crescita non solo culturale, ma anche sociale ed economica del territorio» è riportato in una nota di Archeoclub. «Ne è un esempio il corso di formazione per guide turistiche, che ha consentito a tanti giovani di conseguire il patentino regionale che permette loro di operare.
Il partito firmatario del comunicato dovrebbe sapere che il volontariato mai e in nessun caso impedisce opportunità di lavoro per chicchessia, ma al contrario ne stimola la crescita. Dispiace inoltre che un partito, che a livello nazionale si propone come forza di governo, sia, a livello locale, così poco informato sulle questioni relative alla istituzione di un polo museale a Manduria e sulle problematiche relative alla gestione del parco archeologico, da intravedere nelle sollecitazioni fatte da Archeoclub alla commissaria, per una soddisfacente soluzione di entrambe, chissà quale minaccia ad interessi, che, si spera, non siano già costituiti.
Gli estensori del comunicato non solo dimostrano di aver letto distrattamente il comunicato stampa di Archeoclub, non sanno, e non possono sapere, ma commentano, che Archeoclub ha richiesto (in perfetta sintonia con quanto la dott.ssa Garufi ritiene e persegue, in accordo con la Soprintendenza) che entrambe le istituzioni (una volta completato l’iter tutt’altro che facile che li offra ad una almeno accettabile fruizione) siano organizzate e gestite da professionisti del settore, che sappiano adeguatamente valorizzarle, da individuarsi attraverso una idonea procedura ad evidenza pubblica. Quanto ai non proprio cortesi inviti rivolti ai soci perché si dedichino ad alcune estemporanee attività» conclude Archeoclub, «questi purtroppo sono indicativi di un certo bagaglio comportamentale e non meritano ne’ risposta ne’ commento».
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